by Andrea Lovelock | 4 Dicembre 2023 13:40
Per Ita Airways cieli turbolenti nonostante le buone perfomance. Infatti, anche se per la prima volta la compagnia nazionale ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi per 780 milioni di euro e un margine operativo di 80 milioni, si rincorrono le voci di un imminente ricorso a un ulteriore prestito delle banche per almeno 300 milioni. Una necessità dovuta al ritardo con il quale è stata avviata la procedura della notifica a Bruxelles[1] dell’intera operazione con Lufthansa, che a oggi non ha consentito a Ita di poter contare sui 325 milioni di euro che il partner tedesco deve versare per l’acquisizione del 41% del vettore italiano. Una liquidità ritenuta indispensabile per gestire questo periodo di “transizione”, in attesa dell’ingresso del Gruppo Lufthansa.
Secondo quanto risulta a Lettera43, i vertici Ita hanno già avviato delle trattative con un gruppo di banche, dopo che Banca Intesa si è sfilata per essersi già impegnata nella prima fase di decollo dell’aerolinea. Nel pool di banche, verso le quali Ita vorrebbe finalizzare la richiesta del prestito, farebbero parte nomi di alto profilo come Unicredit, Mps, Bper, Santander e Credite Agricole. Il principale scoglio, però, sarebbe costituito dalle garanzie avanzate a fronte del prestito, vale a dire gran parte degli aerei in flotta, almeno quelli di proprietà Ita.
Si tratterebbe comunque di una strada in salita perché, in presenza di un protocollo d’intesa siglato col Gruppo Lufthansa, sarebbe quest’ultimo a dover avallare l’eventuale garanzia a fronte della richiesta e in tal caso non sarebbe scontato. Come ultima, remota ipotesi viene prospettato il ricorso alla Sace, la società assicurativo-finanziaria che opera a sostegno delle imprese, di proprietà del Mef, già azionista di Ita, per presentare così una vera e propria “garanzia pubblica” al pool di banche. Ma anche in questa ipotesi non mancano le insidie, perché una tale mossa potrebbe mettere in allarme la Commissione Ue, con il rischio di compromettere l’ok definitivo all’operazione Ita-Lufthansa appena notificata.
Nel frattempo a Bruxelles il fascicolo della notifica per l’operazione Ita-Lufthansa è stato protocollato e ora le altre compagnie aeree competitor hanno 10 giorni di tempo per inoltrare le loro osservazioni che potrebbero rallentare la pronuncia della Ue. E non è da escludere che British, Air France-Klm e il vettore low cost Ryanair abbiamo già in serbo qualche mossa per ostacolare il via libera all’operazione italo-tedesca.
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