by Paola Camera | 12 Luglio 2022 9:52
Vento in poppa per Msc-Lufthansa. La loro offerta vincolante per Ita Airways[1] – stando alle anticipazioni del Corriere della Sera – è quella in grado di offrire migliori prospettive economiche, strategiche e sociali alla compagnia e al Paese rispetto all’alternativa del fondo Usa Certares. Da qui, dunque, l’avvio di “trattative in esclusiva” per la cessione della quota di maggioranza del vettore.
È quanto emerge dalla comunicazione che il ministero dell’Economia ha inviato a Palazzo Chigi venerdì pomeriggio sulla base delle valutazioni tecniche degli advisor Equita e Gianni & Origoni, ingaggiati dal Tesoro, ad oggi azionista unico di Ita.
Ai consulenti esterni, di fatto, il compito di valutare, oltre alla proposta economica delle due cordate (quella di Msc-Lufthansa riaggiustata al ribasso[2] ma comunque superiore di circa 200 milioni di euro), anche il piano industriale, le sinergie commerciali, gli sviluppi occupazionali nei prossimi cinque anni, i progetti cargo[3] e la connettività intercontinentale.
In attesa del closing, le trattative riservate dovranno trovare la quadra su alcuni aspetti fondamentali, tra cui la futura governance del vettore, elemento cruciale chiarito già nelle offerte.
Il nuovo consiglio di amministrazione dovrebbe contare cinque membri, nessuno indipendente, in rappresentanza degli azionisti: tre per Msc (in quota al 60%), uno per Lufthansa (con il suo 20%) e uno per il Tesoro, a cui rimarrebbe appunto un quinto (20% della compagnia.
CAOS VOLI? “NON CI RIGUARDA”. Intanto, Ita va dritta per la sua strada portando a casa importanti risultati come la chiusura del mese di giugno in utile operativo e la sicurezza dei propri voli in un momento di confusione generale dei network europei. Niente cancellazioni e niente ritardi, come hanno assicurato i vertici del vettore che non vedono problemi per l’operativo di Ita Airways né ora, né nei prossimi mesi.
«Stiamo continuando ad avere puntualità e regolarità estremamente buone – ha detto Fabio Lazzerini, chief executive officer della compagnia – Ad oggi siamo primi in Europa con il 99,8% di regolarità e 95,7%. Abbiamo ogni tanto qualche effetto collaterale per i voli che arrivano dal Nord Europa a causa delle situazioni aeroportuali, ma finora veramente solo dei casi molti contenuti. Noi non abbiamo problemi di personale, abbiamo tutto quello che ci serve, sia come equipaggi sia come piloti e comandanti, e non vediamo problemi con i nostri aeroporti, Adr e Sea. Abbiamo ricevuto anche noi una lettera dall’aeroporto di Amsterdam Schiphol, che ci chiede di ridurre i passeggeri a bordo, ma gli aerei oramai sono pieni».
Un messaggio chiaro e forte che rassicura i passeggeri e l’intero settore, rafforzato anche dalle dichiarazioni del presidente Alfredo Altavilla: «Noi cancellazioni dell’ultimo minuto non le abbiamo mai fatte e mai le faremo. Se un passeggero arriva in aeroporto con un nostro biglietto, sa che parte».
LOW COST, ALTAVILLA CHIEDE TRASPARENZA. Certo, lo stesso non si può dire per chi invece il biglietto lo ha acquistato con le tante low cost protagoniste del caos voli che sta coinvolgendo l’Europa, argomento affrontato anche nell’audizione alla Camera sul tema degli aiuti di Stato ai vettori aerei.
«Ci aspettiamo trasparenza, quella che in materia di incentivi alle low cost non c’è mai stata – ha incalzato il presidente Altavilla – Sin dal primo momento abbiamo detto che vogliamo condizioni uguali per tutti, perché trovo estremamente sbagliato che l’Italia sia il paese europeo dove la quota delle low cost è più alta, perché i contribuenti e gli aeroporti italiani hanno continuato a finanziarne l’invasione. Stiamo vedendo in questi giorni che tipo di servizi sono in grado di offrire le low cost ai passeggeri. Non tocca a noi intervenire, toccherà alla politica decidere, però almeno iniziamo a vedere qual è la situazione reale per ristabilire delle situazioni di competitività qualitative, e non fatte di false promessi su sviluppi di territori che poi alla fine non si realizzano mai».
Intanto, Ita Airways fa il suo e a sette mesi dall’inizio dei voli, già dichiara il primo mese, giugno, chiuso in utile operativo. «Abbiamo chiuso giugno con ebit e cash flow positivi – ha ribadito Altavilla – È un mese solo, però, è un segnale che abbiamo lavorato bene per intercettare ritorno del business, nonostante l’impatto del carburante. La gestione operativa della società sta infatti andando meglio del previsto, poi c’è l’impatto del carburante che purtroppo è molto pesante».
Non resta quindi che attendere le decisioni del governo relativamente alla vendita della compagnia e anche agli aiuti di Stato alle low cost, per capire effettivamente quale nuovo mercato del trasporto aereo risulterà dalla rivoluzione firmata Ita Airways che è appena iniziata.
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