Un’attrazione lunga mezzo secolo. Che vede legate da un filo invisibile aziende di epoche diverse, da Alpitour (con Alpitour France) a Club Med, da Jet Tours (storico t.o. di Air France arrivato ad aprire una filiale italiana) all’ultima arrivata Kappa Viaggi.
Insomma, dall’apertura di villaggi a quella di agenzie di viaggi, dalle partecipazioni azionarie alle partnership tra compagnie aeree, i rapporti tra Italia e Francia nel turismo sono sempre stati all’ordine del giorno. A cominciare da quel lontano 1957, quando il fondatore del Club Méditérranée Gilbert Trigano inaugurò il villaggio di Cefalù (riaperto lo scorso giugno come paradiso a cinque stelle e non all’insegna del no frills orginario), sette anni dopo la prima “struttura” di Maiorca.
Poi, sempre per restare al Club che nel frattempo aveva inaugurato nel 1967 a Donoratico il primo Mini Club, è arrivato il tempo delle relazioni sull’asse Italia-Francia nei salotti della finanza con l’entrata, a metà anni Settanta, della Ifil della famiglia Agnelli nel capitale dell’azienda transalpina.
Un impegno durato una decina d’anni, e conclusosi tre anni dopo la fine dell’avventura italiana di un altro storico to francese arrivato nello Stivale. Quel Nouvelles Frontieres nato nel 1967 per mano di Jacques Maillot, che prima di essere ceduto a Tui, aveva provato a conquistare il mercato tricolore arrivando ad aprire agenzie di proprietà; una ventina in tutto, che al momento della cessione a Welcome Travel, nel 2001, avevano un giro d’affari di 25 milioni di euro.