by Andrea Lovelock | 21 Febbraio 2022 7:00
Presentato al ministero del Turismo il progetto per il nuovo hub digitale Italia.it[1], dove convergeranno imprese, associazioni, regioni, istituzioni, enti, ricettività, dmo, guide turistiche. Si tratta dell’operazione trainante della componente del Pnrr sulla digitalizzazione nel turismo che si propone di integrare l’offerta per la domanda internazionale, mettendola in rete.
L’hub – ha assicurato il ministro Massimo Garavaglia – sarà pronto entro l’anno e porterà a una promozione internazionale univoca tale da confluire in un solo sito, centrale anche per l’analisi della domanda, con possibilità di integrazione dei big data e dell’intelligenza artificiale, utili alle destinazioni e alle imprese per comprendere i trend di mercato in tempo reale.
Garavaglia ha poi evidenziato gli obiettivi di questa importante iniziativa, che vanno dall’integrazione dell’offerta turistica già esistente e gestita dalle diverse dmo (destination management organization) regionali e territoriali alla promozione integrata ben fatta, senza tralasciare anche la volontà di erogare dati aggiornati e attendibili e non obsoleti come accaduto finora.
Tra i primi commenti sull’hub digitale, quello di Fiavet Confcommercio, attraverso Giancarlo Raverenna, coordinatore della Commissione Incoming e delegato alla digitalizzazione: «Un hub digitale è senza dubbio un facilitatore nella costruzione dell’offerta in cui far convergere tutte le imprese e le professionalità. In unico luogo potrebbe essere rappresentata tutta la filiera, senza costi per le imprese, e con sistemi di ricerca e intercettazione della domanda che nessuna azienda, soprattutto le micro imprese, potrebbe permettersi».
Ad oggi, è stato evidenziato durante la presentazione del progetto, una parte significativa dell’offerta territoriale è offline e con questo hub potrebbe accedere a strumenti che necessitano di grandi investimenti.
«Le agenzie di viaggi – ha sottolineato Raverenna – sono le migliori rappresentanti a livello territoriale per professionalità e per presenza capillare in tutta Italia, ancor più se si considera che il turista oggi non cerca tanto la struttura ricettiva o la destinazione, quanto l’esperienza, partendo dalla motivazione del viaggio. Per questo la risposta migliore può averla dall’agenzia in loco.»
In vista dei nuovi sviluppi digitali, Raverenna è già al lavoro per un progetto di Fiavet che vede uniti gli associati incoming per una rete che potrebbe integrarsi nel nuovo hub del ministero del Turismo.
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