Meeting industry “decisiva” per presidiare i mercati internazionali del turismo: è il concetto ribadito da Maria Elena Rossi, direttrice marketing dell’Enit, alla seconda edizione di Italian Knowledge Leaders al Politecnico di Milano, dov’è stato disegnato il mondo Mice (acronimo che sta per meetings, incentives, conferences & exhibitions, ndr) del futuro. Un progetto mirato a fare sistema, nato dalla collaborazione tra Enit e Convention Bureau Italia con il patrocinio del ministero del Turismo.
Istituzioni, operatori e oltre 40 personalità del mondo accademico italiani (medici, scienziati, ingegneri, architetti, ecc.), con importanti cariche all’interno di associazioni internazionali, hanno discusso della filiera della meeting industry, fondamentale al rilancio dell’Italia turistica.
Tra gli ospiti internazionali che hanno partecipato al forum, il professor Walter Ricciardi, past president della World Federation of Public Health Associations (Wfpha) e il professor Ferruccio Resta, presidente Crui e membro del board di Italian Knowledge Leaders.
In occasione di questo evento è stata dunque ribadita la posizione di rilievo del nostro Paese nel segmento Mice: se nel 2021 l’Italia si è posizionata al quinto posto per il numero di congressi ed eventi organizzati, la ricerca preliminare di quest’anno, discussa nel corso dell’evento ed effettuata da CbItalia ed Enit, ha invece visto l’Italia destinazione n°1 in Europa per congressi associativi internazionali organizzati; un numero importante per una mice industry che potrebbe variare entro fine anno, ma che evidenzia un trend positivo del nostro Paese e che fonda la sua azione su valori quali la collaborazione e la diffusione della conoscenza, finalizzati a creare una connessione virtuosa tra il progresso scientifico e le ricadute economiche e sociali che i convegni associativi sono in grado di generare ai fini di favorire una società basata sulla conoscenza.
«Il Mice sta vivendo una forte caratterizzazione – ha aggiunto l’amministratore delegato di Enit, Ivana Jelinic – uscendo anche dall’ingessatura del settore e introducendo location flessibili, fuori dalle mete tradizionali, con incursioni nella cultura dei luoghi. La meeting industry sta ripartendo dopo l’onda d’urto degli ultimi anni che, però, ha regalato paradossalmente un balzo nel futuro, una visione, una prospettiva comune e il desiderio di star saldi e uniti per fare squadra. Il comparto ha manifestato fiducia e capacità di riadattarsi ai nuovi scenari, così che l’Italia è pronta a riposizionarsi con creatività e protagonismo. La collaborazione stretta tra professionisti e mondo accademico con un progetto pensato per capitalizzare l’eccellenza accademica italiana contribuisce ad accelerare i processi di crescita dell’offerta turistica italiana a beneficio di tutto l’indotto».
Dal canto suo Carlotta Ferrari, presidente del CbItalia, ha voluto ribadire: «Siamo soddisfatti soprattutto per l’impegno dei nostri Ambasciatori del capitale intellettuale. Con Italian Knowledge Leaders ci apprestiamo a sancire quel collegamento inedito e sinergico del mondo associativo con la meeting industry e le istituzioni italiane, il perno di una collaborazione tanto agognata nel corso degli ultimi anni e che finalmente sta diventando realtà».