by Redazione | 18 Aprile 2024 14:29
Sostenibilità e innovazione sono i punti chiave della nuova visione del turismo congressuale di Enit. La presidente Alessandra Priante ha fatto il punto sulle nuove strategie italiane per la meeting industry nel corso di Eu Dialogue, evento di spicco dedicato al settore, occasione imperdibile per analizzare le tendenze emergenti e le prospettive rivoluzionarie che stanno ridefinendo il panorama del turismo d’affari.
In settore in Italia è presente e ben consolidato. I dati parlano chiaro: l’Italia si posiziona al secondo posto in Europa per numero di congressi internazionali, grazie alle sue principali destinazioni: Roma e Milano. Ma la crescita punta verso il potenziamento di altre destinazioni che storicamente hanno ospitato grandi convegni e meeting come Firenze, e delle località meno conosciute dei nostri laghi di Como o del Lago di Garda ben attrezzate e attrattive. Le proiezioni per il 2023 sulla meeting industry, evidenziano un aumento significativo di eventi e congressi organizzati in Italia. Il nostro Paese si conferma così una destinazione di eccellenza per il turismo congressuale, grazie a un mix di innovazione, creatività e strategie vincenti.
«Servono approcci di marketing strategico all’avanguardia, focalizzati sulla sostenibilità e sull’esperienza del cliente, per garantire un posizionamento di successo nel competitivo mercato dei meeting e del turismo congressuale», spiega la presidente Enit. Imperativo fare rete: la collaborazione e il networking con i protagonisti del settore sono fondamentali per cogliere le opportunità e affrontare le sfide che il futuro ci riserva. Enit ad Eu Dialogue vuole ispirare i temi della sostenibilità e dell’innovazione turistica condividendo idee e best practices per tracciare la strada verso un turismo congressuale sempre più dinamico, coinvolgente e profittevole.
«Trasformare il concetto universale di sostenibilità in azioni concrete nel turismo significa lavorare su due dimensioni fondamentali, valide sia per il turismo leisure che per la meeting Industry. Il primo è quello della timeline, che nel turismo significa puntare a una stagionalità del turismo nell’arco di 12 mesi all’anno. Il secondo è lo spazio puntando su località meno note», conclude.
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