Italian Cruise Watch: «Nel 2024 sarà record assoluto di crocieristi»

Italian Cruise Watch: «Nel 2024 sarà record assoluto di crocieristi»
27 Ottobre 14:43 2023 Stampa questo articolo

TARANTO – Nel 2024 saranno 13,14 milioni i passeggeri movimentati nei porti italiani dalle navi da crociera. Una crescita stimata del +1,8% rispetto al 2023. Sarà il nuovo record assoluto; le toccate nave, invece, supereranno quota 5mila, il miglior dato degli ultimi dieci anni.

Queste le prime previsioni dell’Italian Cruise Watch, il report di ricerca presentato da Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, durante l’11ª edizione dell’Italian Cruise Day.

Siamo nelle sale del Castello Aragonese di Taranto; l’anno scorso, nel maniero rinascimentale sono arrivati 120mila turisti, molti dei quali provenienti dalle navi. La città pugliese, giovanissima destinazione crocieristica, è protagonista dell’edizione 2023 del forum di riferimento del settore in Italia e, soprattutto, è testimone della crescita delle crociere in Italia.

Nel report emergono inoltre nuovi porti che nel 2023 si collocheranno nella fascia tra i 30.000 e i 70.000 passeggeri come Crotone e Chioggia, grazie a un incremento che segue quello che ha caratterizzato scali come Taranto, Siracusa e Monfalcone negli anni precedenti a dimostrazione di una geografia crocieristica nazionale in evoluzione.

Se parliamo di crescita, Civitavecchia è sempre più leader in Italia e si colloca tra i principali porti a livello mondiale: supererà per la prima volta la soglia dei 3 milioni di passeggeri movimentati (3,1 milioni, +4% sul 2023). A seguire. Invariate le altre posizioni sul podio, con Napoli che consolida ulteriormente la seconda posizione (1,61 milioni di crocieristi movimentati, +4% sul 2023) davanti a Genova (1,38 milioni di crocieristi movimentati, -8% sul 2023). Segue Palermo, che traina la crescita siciliana e raggiunge la soglia del milione di crocieristi movimentati (+7,5% sul 2023), aggiornando il record storico atteso a fine 2023 ed entrando nel “club del milione” (raggiunto nella storia crocieristica nazionale finora da 6 porti). Civitavecchia è al vertice anche per numero di compagnie crocieristiche: scalerà qui il 62% delle compagnie crocieristiche operative in Italia il prossimo anno. Alle sue spalle la coppia Napoli-Livorno (scelta dal 52% delle compagnie che toccano i porti italiani) e Catania (49%). Tra le oltre 50 compagnie operative nei porti crocieristici italiani quest’anno, Sea Cloud e Ponant saranno quelle che avranno scalato in più porti (24), seguite da Silversea e Thomson-Tui-Marella entrambe con 19.

La fotografia delle regioni, porta il Lazio al primato, che supera la Liguria grazie alla performance attesa dal porto di Civitavecchia. La prima è poco sopra e la seconda poco sotto la soglia dei 3 milioni di crocieristi movimentati nei propri porti.

«Il superamento della soglia di 13 milioni che ci aspettiamo il prossimo anno dimostra come la forte crescita del 2023 non vada archiviata come episodio sporadico e anzi rappresenti un suo consolidamento – afferma di Cesare – Si apre una nuova fase per la crocieristica in Italia in cui dovremo affrontare nuove sfide: dal contribuire concretamente a rendere il turismo crocieristico sostenibile, all’importanza di continuare a tenere alta l’attenzione sull’accoglienza dei flussi, soprattutto in quei porti pronti a traguardare nuovi record. Si tratta di sfide che implicano sensibilizzazione, coinvolgimento e collaborazione tra tutte le parti coinvolte, a partire dalle compagnie e le destinazioni».

Parlando di terminal, l’Italian Cruise Watch segnala che nel 2024 il numero salirà da 55 a 56 con la nuova stazione marittima di Porto Corsini a Ravenna.

Inoltre, gli investimenti nella portualità crocieristica del triennio 2024-2026 saranno triplicati rispetto al triennio precedente

Nel 2025 entreranno in funzione ulteriori terminal, come quello di Catania, che sarà tra l’altro la sede della prossima edizione – la 12ª – dell’Italian Cruise Day.

L’Italia è oggi la principale destinazione in Europa, è sul podio dei Paesi di provenienza dei crocieristi e, a livello economico, è il mercato più importante del Continente. Parte da questa considerazione Marie-Caroline Laurant, direttore generale di Clia Europe, al suo debutto all’Italian Cruise Day, che a Taranto ricorda: «Se il giro d’affari annuo in Europa è di circa 60 miliardi di euro, in Italia si arriva a 15 miliardi: più del doppio della Germania, a 6,6 miliardi, e quattro volte la Francia, 3,7 miliardi. Quella della crocieristica è una catena del valore assai lunga che arriva a generare, tra diretti e indiretti, 500mila posti di lavoro in Europa e ben 125mila in Italia. L’Italia detiene questo primato grazie ai flussi turistici, alla citata catena di fornitura, alla tradizione marittima, ma anche alla cantieristica. Se consideriamo che in Italia esistono 60 porti crocieristici e circa 5.000 toccate nave si può immaginare l’importanza del turismo crocieristico per l’intera nazione».

Tuttavia, aggiunge, «bisogna lavorare per conservare questo trend e per mantenere il ruolo di leadership che l’Italia detiene. Per questo le compagnie hanno investito e continueranno a farlo, ma c’è bisogno del supporto di tutti, governi, porti, terminal, destinazioni e partner. Perché è solo lavorando insieme che navigheremo verso un futuro migliore e ancora più sostenibile».

FOCUS PUGLIA. La regione ospitante dell’Italian Cruise Day 2023 spinge sul fly&cruise e manterrà il prossimo anno tre scali nella classifica dei primi 20 porti crocieristici italiani, con Bari primo porto in regione con 451mila passeggeri movimentati e 159 toccate navi (rispettivamente, +6% e +10% sul 2023), davanti a Taranto, in ulteriore crescita sul record di quest’anno con circa 142mila crocieristi movimentati e 45 toccate nave (+18% sul 2023). Brindisi sarà il porto pugliese a crescere di più, con oltre 110mila passeggeri movimentati (+28% sul 2023) e 57 toccate nave (+30% sul 2023).

«Particolarmente dinamico il turismo crocieristico in Puglia con i tre principali scali tutti già impegnati da operazioni di imbarco e sbarco di crocieristi che molto spesso arrivano da fuori regione, sfruttandole connessioni aeree e rappresentando una ulteriore risorsa per il territorio e le economie locali – conclude il presidente di Risposte Turismo – Si tratterà di cogliere opportunità concrete su più fronti: le fasi pre e post crociera, i numerosi operatori coinvolti e la possibilità di intensificare flussi anche in mesi come ottobre, da sempre centrali nelle dinamiche di turismo crocieristico nel Mediterraneo».

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

Guarda altri articoli