L’estate 2020 è la stagione dell’holiday working, ovvero l’inedito mix vacanze e smart working: questa è la tendenza rilevata da Italianway, la Ota italiana degli affitti brevi con un’offerta di oltre 300mila notti prenotabili in un anno.
Il un nuovo modo di viaggiare e concepire le vacanze in questa strana estate, all’insegna della fase tre, è certificato dal rilevamento che 6 aziende su 10 (fonte Istat) dichiarano che continueranno ad utilizzare lo smart working anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria e sono tante, tra studi professionali ed aziende di servizi, le realtà che non chiuderanno nemmeno a ferragosto con i dipendenti impegnati a lavorare da remoto.
Una tendenza confermata dal portale italianway.house che, infatti, registra un boom di richieste (molte delle quali già trasformate in prenotazioni) da parte di famiglie e gruppi di amici in cerca di case, sia al mare che in montagna, che consentano anche di lavorare.
Secondo il rilevamento di Italianway su 70mila notti vendute da inizio anno, il 20% è all’insegna dell’holiday working ed il budget medio messo in campo è di 120/150 euro a notte, tariffa che scende man mano che il soggiorno si allunga. I criteri di selezione della casa tengono conto certamente dei costi ma frequentemente il fattore determinante, più della scelta della destinazione, è la tipologia della casa disponibile.