Si è aperta a Shanghai la quinta edizione di Itb China, la manifestazione che dal 2017 (con due anni di sosta per la pandemia) riunisce nella capitale economica cinese operatori di tutto il mondo interessati al mercato e alle destinazioni del più grande Paese asiatico. Oltre 600 gli espositori provenienti da 80 Paesi. In gran parte si tratta di un’offerta di destinazioni cinesi rivolta sia ai turisti stranieri che al mercato interno, tant’è che in molti stand si trova materiale promozionale solo in cinese.
L’Italia è presente con il suo stand dell’Enit che ospita alcuni operatori turistici dell’incoming, e vede al suo fianco big player come Trenitalia; ma sono in prima linea anche il Portogallo, la Grecia, la Spagna, la Romania, quest’ultima inaspettatamente in cima agli ultimi rating del travel. L’intera Unione europea è rappresentata poi dallo stand dell’Etc – European Travel Commission, l’organizzazione che raccoglie gli enti di promozione turistica europei. «Siamo sempre presenti nelle fiere turistiche che si svolgono fuori dall’Europa – spiegano – Il mercato cinese è in crescita».
Massiccia, invece, la presenza del mondo arabo. Oltre ai magrebini Marocco, Tunisia ed Egitto, particolarmente visibili sono, tra gli altri, Arabia Saudita, Qatar, Bahrein, Giordania. Non solo per la quantità di Paesi rappresentati ma anche per gli spazi che ciascuno di loro occupa con il proprio stand. È evidente che il mercato cinese rappresenta sempre più un target altospendente e che i legami tra Oriente e Medio Oriente sono ben solidi sul piano turistico ma anche negli altri settori economici.
Nei tre giorni della manifestazione è previsto un calendario di conferenze e dibattiti sui temi d’attualità per l’industria turistica. Dall’uso delle nuove tecnologie all’uso dei nuovi media nella comunicazione del settore turistico alle strategie di specifici Paesi sui mercati asiatici.