Ivana Jelinic è la nuova presidente di Fiavet Nazionale. È stata eletta durante l’assemblea elettiva svoltasi a Roma con 19 voti contro i 17 voti favorevoli al suo contendente Ernesto Mazzi, presidente di Fiavet Lazio.
«Oggi ha vinto la federazione perché in qualche modo le regionali si sono espresse con un voto trasparente – ha commentato a caldo il neo presidente Jelinic – Mi spiace che non si sia arrivati ad una sintesi con alcune regioni e il mio intento sarà quello di riparlare con i presidenti di quelle rappresentanze che non mi hanno votato perché il mio sogno è quello di una Fiavet inclusiva. Riguardo poi alle questioni interne a Confcommercio ed in particolare al rapporto con Fto dico subito che sono disponibile a sedermi a un tavolo e ragionare con loro, ponendo ovviamente in primo piano il peso specifico della nostra federazione».
Fin dall’inizio è stato chiaro che sarebbe stata una vittoria di misura (36 i voti totali) e alla fine l’ha spuntata l’agente di viaggi umbra, già vicepresidente durante l’ultima Fiavet guidata da Jacopo De Ria.
IL PROGRAMMA. «Diciamo subito che il punto centrale sono le agenzie di viaggi, un fil rouge per tutti gli impegni che attendono la federazione», aveva commentato Jelinic a L’Agenzia di Viaggi Magazine .
I punti salienti del suo programma sono: l’attenzione “sindacale” alle tematiche che interessano le adv, la riduzione della quota di adesione al fondo di garanzia Fogar, una maggior attenzione per chi opera nell’incoming, la lotta all’abusivismo più attività di lobbying e di relazioni istituzionali a tutti i livelli (regionale e nazionale), e maggior peso per la formazione.
«Sappiamo bene che in alcuni territori le agenzie non vengono nemmeno contemplate nei bandi che riguardano lo sviluppo turistico territoriale e si tratta di una grave manchevolezza oltreché di un errore strategico. Ancora, è bene far capire ai referenti istituzionali che le imprese di viaggi sono parte integrante della filiera del turismo organizzato e va rispettato il loro lavoro», aveva annunciato Jelenic.
LE CRITICHE DI MAZZI. Molto critico e velenoso il commento dello sconfitto, Ernesto Mazzi: «Il destino di Fiavet è stato affidato alle due regionali che praticamente non esistevano più: i voti di Fiavet Calabria e Fiavet Sicilia sono risultati decisivi. Ho sempre detto che c’era il 30 maggio ma che ci sarebbe poi stato anche il 31 maggio…». La prima frase sibillina di Mazzi è stata poi spiegata nei corridoi della federazione: fino all’ultimo parrebbe che le due associazioni regionali, per motivi contabili, rischiassero di non poter esprimere voti di preferenza, salvo poi aver risolto la questione con Fiavet Nazionale nei giorni precedenti l’assemblea.