Le spiagge di Varadero, la storia e il ritmo de L’Avana e ancora le colorate città coloniali come Trinidad. Cuba è da sempre una meta importante per gli italiani, ma negli ultimi anni, complice la pandemia, la carenza di voli diretti, il ferreo embargo degli Stati Uniti e qualche problema legato al visto, l’isola caraibica ci ha impiegato un po’ per far tornare i turisti nelle sue strade.
I numeri però cominciano a crescere. «Quest’anno abbiamo già portato a Cuba più di 400 viaggiatori e siamo alla metà dell’anno e anche le prenotazioni per la winter sono molto soddisfacenti – afferma Michele Mazzini, direttore generale di Kappa Viaggi, nel corso di un evento organizzato presso l’ambasciata di Cuba nella Capitale – È una destinazione molto ricercata sia per i tour che per solo soggiorno. Ad oggi proponiamo molti combinati con Avana e Varadero e stiamo offrendo anche quattro Kappa City, ovvero degli hotel in centro città adatti ai city break con accompagnatori italiani che portano i nostri clienti a visitare i posti più belli dell’Avana. La destinazione sta vivendo un periodo di vivacità e ha un forte appeal e, oltre le mete più conosciute, stiamo pensando a nuovi itinerari con il supporto del nostro dmc Cubarama per far conoscere anche i posti meno battuti dell’isola».
Nuovi itinerari e proposte ,quindi, ma anche strutture più adeguate agli standard internazionali e facilitazioni amministrative.
«L’embargo pesa sulla nostra economia ma durante questi anni abbiamo continuato a lavorare per migliorare i servizi e l’offerta turistica – precisa l’ambasciatrice di Cuba a Roma, Mirta Granda Averhoff – Oggi possiamo contare su più di 80mila camere, 19 catene internazionali e un’offerta turistica con standard più elevati. Dallo scorso novembre, inoltre, abbiamo esteso la validità del visto turistico a 90 giorni e stiamo lavorando affinché si passi alla versione digitale. Per quest’anno contiamo di raggiungere i 3,5 milioni di visitatori e l’Italia per noi rappresenta un mercato molto importante».
«Conosciamo molto bene la destinazione e siamo pronti ad offrire rotte anche diverse da quelle normalmente seguite – aggiunge Piero De Marchi, titolare di Cubarama, uno dei primi attivi sull’isola dal 1996 – L’assenza di voli diretti potrebbe scoraggiare alcuni viaggiatori, ma per fortuna Cuba è ancora una motivazione di viaggio molto forte per chi è alla ricerca di una tradizione e cultura unica. All’inizio di questo anno ci sono stati dei problemi per quanto riguarda i visti, dato che gli Stati Uniti non permettono l’ingresso nel loro Paese in caso di timbro cubano sul passaporto, ma oggi il problema è rientrato».