Si trova in via Ponte Seveso 19 il Keesy Point aperto a Milano a pochi minuti dalla stazione centrale. L’obiettivo, come già in quelli inaugurati negli scorsi mesi a Firenze e a Roma, è quello di offrire a host e property manager un’opportunità in più per sbrigare le pratiche di self check in e check out nell’ambito dell’home sharing, rivolgendosi a un servizio completamente automatizzato. «Entro il 2019 contiamo di espanderci anche all’estero, con Barcellona, Londra e Parigi come primi mercati ai quali stiamo guardando – ha detto Patrizio Donnini, ceo di Keesy – Ma per adesso l’appuntamento più vicino è a inizio marzo a Venezia, dove apriremo il prossimo nostro point».
Nella struttura di Milano, in particolare, sono previsti oltre 10mila check in entro il 2019, essendo di fronte a una città con oltre 2,4 milioni di pernottamenti l’anno e circa 8mila host nel turismo extra alberghiero.
Caratteristica distintiva di Keesy è la modularità delle funzionalità a disposizione, che consentono di scegliere tra la modalità Keesy Box, per il ritiro e la consegna delle chiavi e l’espletamento delle pratiche burocratiche previste per legge, e la Keesy Digital, relativa ai soli adempimenti burocratici; quest’ultima è pensata in particolare per gli host che non vogliono rinunciare alla consegna di persona delle chiavi al guest, che considerano un importante gesto di ospitalità.
Da un’indagine condotta da Gfk, inoltre, emerge con evidenza come l’esistenza di Keesy aumenti la propensione degli italiani, pari al 45% degli intervistati, a ricorrere all’home sharing. Il 25% dei partecipanti all’indagine riconosce, poi, l’unicità dell’offerta. Tra gli aspetti più apprezzati c’è la possibilità di effettuare il check in in qualsiasi momento (57% degli intervistati), oppure quella di non avvisare anche in caso di ritardo (56%).