È stato presentato a Roma, nell’ambito del Festival della Letteratura di Viaggio, in programma fino al 23 settembre a Villa Celimontana, il primo catalogo National Geographic Expeditions per il mercato italiano, nato dalla collaborazione con Kel12.
«Un tour operator che da quarant’anni è uno dei leader in Italia di viaggi culturali e spedizioni in tutto il mondo, e che abbiamo scelto come il partner ideale per il nostro progetto, riconoscendolo come una vera e propria anima gemella», ha dichiarato Kathryn Fink, amministratore delegato di National Geographic Partners, il settore che gestisce tutte le attività commerciali della National Geographic Society, nata nel 1888 a Washington.
«Da questa collaborazione tra due marchi storici sono nate nuove esperienze di viaggio in linea con lo spirito, la tradizione e la storia di National Geographic e Kel12 – ha spiegato Gianluca Rubino, amministratore delegato del t.o. e ora anche di National Geographic Expeditions – Si tratta di viaggi di conoscenza, intesi come incontro e scoperta di terre, culture e popoli, esperienze da vivere con passo lento, profondo, rispettando autenticità e sostenibilità. E sempre per piccoli gruppi, che vengono accompagnati da guide esperte con passione, entusiasmo e competenza».
Il catalogo è in distribuzione in questi giorni presso alcune agenzie selezionate (attualmente una cinquantina, ma si punta ad arrivare a 200/250), ed è previsto un periodo di formazione per gli agenti di viaggi, «perché è un prodotto che bisogna conoscere bene, per riuscire a proporlo nel modo giusto», ha aggiunto Rubino, e presto potrà contare su un booking dedicato al Centro Sud. Nel frattempo, ad agosto è già iniziata una campagna di marketing mirata, anche con spot televisi, mentre il 28 settembre arriverà in edicola il nuovo numero della rivista “Traveler” (con una “elle” sola), che avrà un inserto con alcune pagine del catalogo.
Naturalmente, come per tutte le attività commerciali targate National Geographic, anche parte degli introiti generati dalle Expeditions andranno a finanziare le attività di ricerca e conservazione della National Geographic Society.