Kenya, l’alluvione nella Riserva Masai Mara non ferma il turismo

Kenya, l’alluvione nella Riserva Masai Mara non ferma il turismo
20 Maggio 11:04 2024 Stampa questo articolo

Tutto bene per la stagione turistica delle Riserva Nazionale Masai Mara malgrado le forti piogge che hanno colpito la zona della regione occidentale del Kenya che confina, a sud, con il Parco Nazionale del Serengeti, in Tanzania.

Nell’area, tra le più protette al mondo che vanta la più alta concentrazione di leoni del Kenya, le  piogge molto intense nei giorni scorsi hanno causato inondazioni e danni alle infrastrutture.

Ma, nonostante le difficoltà, secondo quanto riportato da Travel Weekly, gli operatori della riserva affermano che la popolare destinazione turistica è comunque aperta, con relativi disagi per i visitatori, e i principali percorsi di safari sono agibili.

La fauna selvatica è salva e si prevede un’eccellente stagione di migrazione anche quest’anno, rito annuale per cui è nota e molto frequentata la riserva dai turisti di tutto il mondo che qui vengono per assistere allo spettacolo unico dell’attraversamento di massa del fiume Mara da parte di gnu e zebre durante appunto “la grande migrazione“ tra fine giugno e metà agosto.

L’associazione degli operatori del Mara ha rilasciato una dichiarazione in cui conferma che, nonostante i danni significativi alle infrastrutture lungo i fiumi Mara, Talek e Sand, sono in già corso lavori per la loro riapertura, in particolare il ponte sul fiume Talek è già agibile. Malgrado l’impatto dell’inondazione si vuole garantire un’esperienza di safari memorabile.

Mohanjeet Brar, amministratore delegato di Gamewatchers, azienda fornitrice di attrezzature per safari, ha dichiarato a Travel Weekly che i viaggiatori possono venire con fiducia nel Mara e continuare il loro safari come previsto, poiché il governo della contea, il governo nazionale, gli operatori turistici, le riserve e i leader delle comunità stanno tutti lavorando per ripristinare rapidamente le infrastrutture colpite ad un livello elevato.

«Il ponte Talek, che era stato spazzato via, è stato riaperto entro due giorni dall’inondazione. Tutte le piste di atterraggio e i principali percorsi di safari drive sono a posto e si sta lavorando per riparare le altre strade per la stagione – ha specificato Brar – La fauna selvatica non ha subito danni ed è in buona salute grazie all’abbondanza di erba e cibo e ci aspettiamo una grande stagione migratoria».

Mara Managers Association continuerà a fornire aggiornamenti regolari sulla situazione nel Masai Mara e invita la comunità internazionale a sostenere gli sforzi di soccorso in corso nella regione.

L’associazione sottolinea anche la necessità di misure di prevenzione a lungo termine per mitigare i rischi di inondazioni future, compresi gli investimenti in pratiche di gestione sostenibile del territorio, sistemi di allerta precoce e sviluppo delle infrastrutture.

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore

Carla Villani
Carla Villani

Guarda altri articoli