Klm Royal Dutch Airlines ha registrato un utile operativo di 443 milioni di euro tra luglio e settembre su un fatturato di 3,236 miliardi di euro. Nel terzo trimestre Klm e Transavia (parte del Gruppo Air France-Kkm) hanno trasportato un totale di 9,5 milioni di passeggeri.
L’impennata della domanda di biglietti in estate ha fatto salire i ricavi ai livelli del 2019, anche se la compagnia aerea ha operato un numero inferiore di collegamenti a causa della carenza di personale presso la sicurezza dell’aeroporto di Amsterdam Schiphol, di interventi sulla rete da parte di Klm stessa e di problemi nella catena di fornitura dei pezzi di ricambio che hanno portato gli aeromobili a trascorrere più tempo negli hangar. Di conseguenza, la capacità nel terzo trimestre è stata pari a circa l’80% di quella dello stesso periodo del 2019.
Klm è stata costretta ad adottare misure drastiche per gestire le operazioni, ad esempio limitando la vendita dei biglietti ai passeggeri in partenza da Schiphol e cancellando i voli. La compagnia aerea continuerà a perseguire queste misure anche nel prossimo periodo per migliorare la prevedibilità della rete. L’essenza era e rimane quella di garantire che tutti i clienti che prenotano possano volare.
«Questi dati del terzo trimestre sono merito dei nostri clienti e dei nostri dipendenti, che stanno facendo il loro lavoro in circostanze difficili – ha dichiarato Marjan Rintel, presidente e amministratore delegato di Klm – Abbiamo adottato una serie di misure per dare maggiore certezza ai nostri clienti e per alleggerire il carico di lavoro dei dipendenti e dovremmo vederne gli effetti nel prossimo periodo. Allo stesso tempo, queste misure stanno costando a Klm una grande quantità di denaro e limitano il numero di voli che possiamo operare. Ci auguriamo che la situazione migliori molto presto e stiamo lavorando duramente affinché ciò accada».
«Klm ha registrato profitti operativi per il quinto trimestre consecutivo – ha aggiunto il direttore finanziario Erik Swelheim – Stiamo constatando che i clienti vogliono ancora viaggiare e che i flussi di merci possono essere mantenuti grazie alla nostra strategia di rete, il tutto nonostante l’aumento dell’inflazione, l’elevato prezzo del petrolio e il tasso di cambio sfavorevole del dollaro. Alla luce di queste tendenze e sviluppi, dobbiamo rimanere concentrati sul controllo dei costi».