Il programma della XXIII edizione della Bmta (Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico) – in regime di sicurezza e nel rispetto dei protocolli sanitari – vede protagonisti il turismo culturale e sostenibile. L’appuntamento è a Paestum, dal 19 al 22 novembre prossimi, e in agenda ci sono anche le assemblee nazionali dei soci di Icomos (International Council on Monuments and Sites) e Icom (International Council of Museums).
«In quest’anno da dimenticare, Paestum con la sua Bmta rappresenta la ripartenza del turismo archeologico – ha dichiarato il fondatore e direttore della fiera, Ugo Picarelli – Occorre riqualificare la nostra offerta, in quanto la consapevolezza dei rischi e del non rispetto del pianeta, a cui ci ha riportato l’attuale pandemia, è motivo per intraprendere da subito l’unica strada possibile, un turismo sostenibile nel segno della unicità, dell’accessibilità, della destagionalizzazione e rispettoso dell’ambiente».
«Turismo sostenibile significa soprattutto valorizzazione del territorio, riscoperta delle aree interne e conoscenza del patrimonio minore, che comunque è un pezzo della nostra identità. Attraverso il racconto delle destinazioni archeologiche minori si favorirà la scoperta del territorio, puntando su un’economia anche circolare. Parlare di turismo culturale e sostenibile significa soprattutto affrontare tante sfaccettature, non solo ambientali, ma anche sociali e politiche: è un discorso ampio e importante per il futuro dei nostri territori e della nostra madre terra», ha concluso Picarelli.
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