La Cina compie un altro passo in avanti per rilanciare il turismo dopo la grave crisi provocata dalla pandemia. Dal primo gennaio Pechino ha semplificato le richieste di visto per i viaggiatori provenienti dagli Stati Uniti, riducendo così i documenti richiesti, in base a un avviso pubblicato il 29 dicembre sul sito dell’ambasciata cinese a Washington.
I richiedenti il visto turistico negli Usa non avranno quindi più bisogno di presentare prenotazioni di biglietti aerei e alberghiere o una lettera d’invito, come si legge nella nota dell’ambasciata.
Già a partire dal primo dicembre Pechino aveva aperto la strada ai titolari di passaporto di Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Malesia per visitare il Paese senza visto. Il periodo “senza visto” durerà 12 mesi, durante i quali i turisti provenienti da questi sei Paesi potranno visitare la Cina per un massimo di 15 giorni.
A novembre, inoltre, la Cina aveva ampliato la sua politica di transito senza visto a 54 Paesi.
Il Covid aveva causato il crollo dei flussi di turisti in entrata, a causa delle rigide politiche di controllo adottate.
I voli internazionali verso la Cina sono aumentati da quando Pechino ha abbandonato le restrizioni un anno fa, ma sono ancora solo al 60% dei livelli del 2019.