La Cina oltre la pandemia: exploit del turismo domestico
Anche se in qualche modo era atteso, il boom del turismo domestico in Cina durante il lungo Ponte della Golden Week non ha deluso le aspettative.
A dirlo sono i dati rilasciati dal ministero del Turismo, secondo cui i siti turistici sono stati visitati da 637 milioni di turisti durante gli otto giorni di festa nazionale iniziata il 1° ottobre. Una cifra che, pur essendo solo il 79% rispetto a quella registrata lo scorso anno (quando, per giunta, i giorni di vacanza erano uno in più), testimonia come la paura della pandemia sembra ormai avere abbandonato gli abitanti della Repubblica Popolare che hanno speso durante i loro viaggi della scorsa settimana qualcosa come 466,56 miliardi di yuan (68,7 miliardi di dollari), in calo rispetto ai quasi 650 miliardi di yuan dell’anno precedente.
Nonostante il confronto year-to-year sia negativo, ha sottolineato ancora il ministro, i numeri hanno però segnato un miglioramento in confronto all’ultimo lungo periodo di vacanza svoltosi in Cina, quello dal 1° al 5 maggio scorso per la Festa del Lavoro. In quei giorni, avevano viaggiato 115 milioni di turisti domestici, mentre le entrate del turismo erano arrivate a “solo” a 47,56 miliardi di yuan.