Rivoluzionare l’universo dei pagamenti sulla scia dei progressi tecnologici. Sono le ambizioni delle criptovalute in stile Bitcoin, con Facebook e Telegram che scalpitano per il lancio di Libra e Gram e la Cina che si direbbe pronta a sorpassare i due colossi di Zuckerberg e Durov, entrambi alle prese con una serie di problemi legati al debutto delle loro valute digitali.
Ci sarebbero big come Alibaba, WeChat, Tencent e UnionPay a supporto del progetto cinese, su cui la People’s Bank of China lavora da anni e che ora vorrebbe accelerare il suo corso per via (soprattutto) delle intenzioni di Facebook.
Zhou Xiaochuan, ex governatore della Banca Popolare Cinese, nel 2018 aveva dichiarato come «inevitabile l’avvento di una valuta digitale», mentre l’attuale deputy director, Mu Changchun, ha affermato come una criptovaluta sia assolutamente necessaria per «proteggere la sovranità monetaria».
«Facebook ha ricevuto dei no pesanti (Mastercard, PayPal, Visa, eBay e Stirpe, ndr) che ne limitano le aspettative – ha aggiunto Changchun – La valuta digitale cinese avrebbe delle somiglianze con Libra in termini di design, ma anziché 10mila transazioni al secondo potrebbe gestirne almeno 30mila».