La Cina si prepara a sbloccare i collegamenti internazionali. Stando ai documenti dell’agenzia per il trasporto aereo civile cinese (Civil aviation administration of China), il Paese si avvia a lanciare un “green channel” per i voli charter da otto Paesi, secondo il Global Times,
Una corsia preferenziale in cui ci sarebbe anche l’Italia, oltre a Giappone, Corea del Sud, Singapore, Francia, Germania, Gran Bretagna e Svizzera.
Si tratta dei primi passi dopo lo stop al traffico internazionale deciso a marzo per contrastare il Covid-19 e i contagi di ritorno.
Saranno i vettori domestici o stranieri a dover avanzare le richieste, con un periodo di esame per il rilascio delle relative autorizzazioni che si riduce da sette a tre giorni.
In questo modo si metterebbe fine a quella che è stata la politica cinese degli ultimi tre mesi, che prevedeva che ciascuna compagnia aerea fosse autorizzata a coprire la tratta verso un unico Paese, da una città cinese a una straniera, per non più di un volo settimanale. Misura che è servita a limitare e controllare il possibile impatto dei contagi di ritorno.
Germania e Corea del Sud al momento stanno facendo passi importanti per applicare l’ingresso agevolato dedicato soprattutto ai voli business.
Il Giappone, attraverso le sue organizzazioni imprenditoriali, ha sollecitato l’avvio del canale dedicato di accesso in Cina in modo che le compagnie aeree nipponiche possano riprendere la piena operatività.