La Croazia entra nell’euro. Staničić: «Più competitivi nel travel»

La Croazia entra nell’euro. Staničić: «Più competitivi nel travel»
14 Novembre 10:48 2022 Stampa questo articolo

Oltre 18 milioni di arrivi nei dieci mesi del 2022, 103 milioni di pernottamenti e una prospettiva di crescita dell’incoming che nei prossimi anni punta a un +5%. La Croazia snocciola date e trend a Roma, nel corso di un incontro con la stampa e gli addetti del settore, e si conferma sempre più una meta turistica desiderabile, molto ben posizionata e, dal primo gennaio 2023, ancora più vicina all’Europa.

«Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti – spiega il direttore generale dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo, Kristjan Staničić – Da aprile abbiamo assistito a un vero boom di richieste e possiamo dire che , in termini di arrivi, i numeri sono quasi migliori del 2019. In particolare, il mercato italiano ha fatto registrare oltre 4 milioni di pernottamenti , soprattutto in case vacanza e negli appartamenti. Per noi il Belpaese è tradizionalmente tra i primi 10 mercati (il settimo quest’anno) da cui generiamo il maggior traffico turistico e questo status è stato mantenuto con successo anche negli ultimi due anni, che sono stati molto impegnativi per tutti noi. E la stagione non si è ancora conclusa».

E in effetti, scegliere una delle sue oltre 1.200 isole non è semplice. Dai paesaggi lunari di Pag, agli ottimi vini bianchi di Korčula o ancora la natura della piccola Losinj (Lussino), splendida da girare a piedi o in bicicletta.

«La Croazia è riconosciuta come una destinazione turistica di qualità e il turismo rappresenta il 20% del nostro Pil. Vogliamo accrescere ulteriormente il suo valore in futuro come meta sostenibile con esperienze autentiche. Da gennaio, inoltre, sarà ancora più competitiva e facile dato che entrerà nell’area Schengen, quindi non ci saranno più controlli alle frontiere, e verrà adottato l‘euro».

Dalle analisi dell’ente del turismo si nota una forte richiesta di campeggi e vacanze in barca a vela, soprattutto da parte dei giovani. Le principali regioni scelte dai visitatori italiani sono l’Istria, il Quarnaro e la Dalmazia, mentre le destinazioni top sono il porto di pescatori di Rovigno, la città di Spalato, Novalja, famosa per i party in spiaggia e discoteche, Medulin, vicino Pola, Parenzo e Mali Lošinj, nota per le sue incantevoli baie e pinete.

«Ultimamente c’è un interesse crescente verso l’enogastronomia, le attività outdoor e gli alloggi di alto livello – precisa Staničić – Abbiamo programmato un piano di marketing strategico e operativo fino al 2026 che presenta la Croazia come adatta ai viaggiatori in cerca di esperienze autentiche e sostenibili, attenta alla natura, per city break, mice, vacanze con hotel sul mare, turismo nautico, grand tour e itinerari . E ci sarà un nuovo claim». A luglio, inoltre, è stato inaugurato anche il nuovo ponte di Pelješac, che collega la Dalmazia meridionale alla terraferma e permette di raggiungere più facilmente Dubrovinik.

«Nel 2022 c’è stata una richiesta di viaggi d’intrattenimento e festival per i giovani, in particolare a Novalja sull’isola di Pag – ha aggiunto Viviana Vukelić, direttrice dell’ufficio rappresentanza dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo in Italia – La tendenza degli italiani è quella di fare vacanze brevi ma frequenti. Per promuovere il Paese abbiamo svolto varie attività come workshop, fiere, presentazioni, incontri con i media, eventi per il grande pubblico, campagne social e i risultati si vedono. Abbiamo avviato anche accordi con importanti partner strategici come le compagnie aeree e di navigazione come Snav. La Croazia permette di attrarre turisti di diverse fasce d’età, offre uno stile di vita simile a quello italiano e vanta ottime connessioni che permettono di raggiungere facilmente le nostre città e le nostre coste». All’incontro ha partecipato anche l’Ambasciatore della Repubblica di Croazia in Italia, Jasen Mesić e la presidente della Fiavet, Ivana Jelinic.

L'Autore

Serena Martucci
Serena Martucci

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