La Croazia promuove il Quarnaro e punta sui viaggi di gruppo
Una regione di verde e di azzurro il Quarnaro, destinazione del fam trip organizzato dall’Ente nazionale croato per il turismo e da Fiavet Piemonte. Una proposta nuova e positiva per la decina tra agenti di viaggi e Cral partecipanti all’intensa tre giorni di full immersion sulla costa, tra riviera Crikvenica e Novi Vinodolski, isola di Krk (Veglia), toccata e fuga a Rijeka (Fiume) e Opatija (Abbazia).
Un’esperienza che ha precedenti nel tour dell’anno scorso a Zara. «L’obiettivo è decongestionare i flussi turistici, perché la meta è ricca di attrattive diverse e adatta a tutti: famiglie con bambini, coppie, amanti dell’avventura. Con tendenza ai viaggi più corti», spiega Viviana Vukelic, direttrice dell’Ente in Italia. Per Gabriella Aires, presidente della Fiavet piemontese, è la prosecuzione di «una strategia del fare rete, per conoscere e far conoscere il territorio con servizi aggiornati». Nata coinvolgendo gli agenti di viaggi locali nell’incoming, dapprima con l’eductour 2020 a Ivrea e poi in altre 14 località piemontesi, proseguirà nelle prossime collaborazioni con Svizzera, Spalato e Dubrovnik, Polonia e, in webinair, Catalogna e Capo Verde. Il Quarnaro, che conclude la stagione a novembre, piace al mercato italiano. Lo dicono le statistiche che a oggi hanno registrato +2% di pernottamenti rispetto allo stesso periodo 2022. Il turismo individuale c’è, in arrivo dal nord Italia in auto (in 5 ore e mezza da Milano e presto con il volo Ryanair Bergamo-Krk) e in aereo e nave dal centro-sud.
Ora la missione è aumentare i viaggi di gruppo. L’offerta spazia dal turismo attivo alla vacanza benessere (cliniche dentistiche e soprattutto per problemi respiratori), dalla nautica alla cultura, con testimonianze dell’impero austroungarico come nell’elegante Opatija – un po’ Cannes un po’ Merano e Baden Baden – con l’Hotel Kvarner, il più antico di tutto l’Adriatico orientale e ai primi posti del turismo italiano di lusso negli anni ‘30. O nella salubre Crikvenica, con trekking di salute, fra gli altri, sui sentieri del bacio, delle onde, degli occhi per via dei tanti belvedere, compreso quello dell’Hotel Miramare, 5 stelle ex castello di Francesco Giuseppe. Una riviera che ha la seconda costa più frastagliata dopo la Norvegia, stretta come la nostra Liguria tra porticcioli e vigneti in collina, con due riserve marine e due parchi nazionali a Novi Vinodolski.
Contesto pittoresco anche sull’isola di Krk, una delle più grandi della Croazia, dal 1980 collegata alla terraferma da un ponte. Quieti borghi tra spiaggette di ghiaia, vicoli in salita e il porto turistico di Punat ancora affollati di “vita da mare”. Un mare subito profondo e pulitissimo. Con famiglie e anziani impegnati in passeggiate, giovani in bike trail e barca a vela, sci nautico, skilift o zipline. Alberghi a 3 o 4 stelle con Spa, spesso rinnovati e con tariffe più alte, ma ancora pieni di turisti tedeschi e austriaci. Tutti sempre camminando e bevendo buoni vini bianchi, godendo della gastronomia locale, con l’olio extravergine d’oliva che impera sull’isola dove ogni famiglia ha qualche ulivo tra i muretti a secco, anche solo pe ril proprio consumo.
Dopo la settimana del ballo di Vienna, Opatija si prepara ai mercatini di Natale. Poco noti, con vista mare e clima dolce, dal 1° dicembre al 7 gennaio attendono nella suggestiva atmosfera del giardino di piante esotiche dell’ottocentesca Villa Angiolina.
Tra gennaio e agosto la Croazia ha totalizzato 16,2 milioni di arrivi e 88,5 milioni di pernottamenti, rispettivamente + 8% e +2% rispetto allo stesso periodo 2022. Con 838.166 arrivi gli italiani sono cresciuti del 4% per 3.721.409 pernottamenti che hanno premiato Istria, Dalmazia, Zagabria e Quarnaro. All’Hilton di Fiume, ad esempio, gli italiani sono saliti addirittura al quinto posto, dal 17° dell’anno scorso.
«Quest’estate è stato boom del prodotto lusso – conferma la Vukelic – Agli italiani in Croazia piace la vacanza attiva, andare in barca a vela e in tanti scoprono per la prima volta le nostre isole e la costa. I giovani la frequentano sempre più, soprattutto l’isola di Pag, l’Ibiza croata, con la città di Novalja tanto amata per il trekking, ma soprattutto per i molti locali di divertimento».