Si riapre il tema dell’abusivismo e si inaspriscono i toni di Fiavet nei confronti di un fenomeno che proprio nel periodo post Covid rischia di fare ulteriori danni irreparabili per la filiera. Il nuovo grido d’allarme del turismo organizzato porta la firma del delegato alla lotta all’abusivismo, Giuseppe Ciminnisi, il quale, dalla Sicilia, riaccende i fari su questa piaga invocando un’efficace azione di contrasto.
Nella sua circostanziata denuncia, Ciminnisi rileva che «la grave carenza di liquidità ha fatto sì che l’abusivismo e l’illegalità stiano dilagando con conseguenze e danni terribili per il settore. E allora diciamo basta ai noleggiatori che riempiono i bus per le gite domenicali; basta a improvvisate guide turistiche che organizzano pacchetti, alle parrocchie, ai falsi esperti che si trasformano in agenti di viaggi, alle associazioni culturali che fatturano più di un tour operator. Il mercato dell’abusivismo rischia di superare quello della legalità ormai ai minimi termini con un calo dell’81% del turismo e una tendenza al ribasso anche secondo l’ultimo bollettino Enit».
«Non è giusto che coloro i quali pagano ancora le tasse, osservano le norme di riprotezione, hanno lavorato duramente durante tutto il lockdown – sottolinea Ciminnisi – si trovino a combattere ancora con questa concorrenza sleale».
Piena solidarietà espressa dalla presidente di Fiavet Nazionale, Ivana Jelinic, che osserva: «Sappiamo che sta per arrivare un nuovo pacchetto di misure dedicato al turismo: ci auguriamo che contenga investimenti anche per il controllo della legalità e contro il proliferare di questo dannosissimo fenomeno. Così come ci auguriamo che, attraverso il Recovery Fund si trovi il modo di pianificare, a livello nazionale e a lungo termine, un progetto di lotta all’abusivismo definitivo».