C’è il Gran Premio di Imola di Formula Uno, tutti precettati. Ormai i sindacati non fanno neppure in tempo a proclamare uno sciopero che da dietro l’angolo spunta subito la sagoma beffarda di Matteo Salvini che spariglia le carte con una mano, questa volta tesa ai tifosi della Ferrari.
Così, anche sull’agitazione del 19 e 20 maggio con 23 ore di stop – tra personale del Gruppo Fs, Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord e di Italo – si abbatte la penna terribile del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, che giovedì ha firmato l’ordinanza di precettazione per limitare la protesta. La massiccia affluenza allo storico autodromo e le immaginabili ripercussioni sul traffico ferroviario poterono più delle ragioni delle sigle di settore. “Pertanto – ha reso noto il Mit – il ministro Salvini ha proposto il differimento”.
Già più volte, negli ultimi mesi, Salvini aveva fatto ricorso alla precettazione, facendo calare la mannaia sugli scioperi proclamati dai sindacati dei trasporti. Insomma, per evitare la “dura legge” del vicepremier, d’ora in poi sarà bene consultare il calendario per evitare incroci “pericolosi” con Ponti ed eventi sportivi di rilievo.