La Firenze segreta di Vo per Botteghe
Non solo la Firenze degli Uffizi o dell’Accademia, ma anche quella degli artigiani, con la preziosa storia degli antichi mestieri locali da proteggere e tramandare nel tempo. È l’essenza di Vo per Botteghe, un progetto targato Life Beyond Tourism – istituto internazionale che poggia le sue radici all’interno della Fondazione Romualdo Del Bianco, fondata dal Centro Congressi al Duomo – che consiste in un tour composto da tappe nelle botteghe nascoste tra le più tradizionali vie fiorentine, andando oltre Via Dei Calzaiuoli che porta dritti a Piazza della Signoria o Via de’ Tornabuoni, con le sue boutique di alta moda.
L’itinerario prevede due punti di partenza: l’Hotel Pitti Palace e il Laurus, e culmina a Palazzo Coppini, un autentico museo che ripercorre la storia dei Del Bianco tra doni, onorificenze e riconoscimenti, sempre accompagnati dal personale del Centro Congressi al Duomo. C’è Filistrucchi, la bottega più antica della città, che in uno spontaneo passaggio di testimone di padre in figlio realizza parrucche, barbe, baffi o anche maschere dal 1720. Il tutto soprattutto per il teatro. E ancora la macelleria Anzuini, aperta sul finire dell’Ottocento, che custodisce un vecchio torchio di legno per realizzare strutto e ciccioli, le ganciere o le bilance in ottone del primo Novecento.
Franco e Fulvia sono, invece, i maestri dell’Arte della Miniatura, tra pezzi unici incastonati su cornici, scatole e oggetti di arredamento. A pochi minuti, vicino la Basilica di Santa Croce, un vero e proprio laboratorio olfattivo: Aquaflor e il suo naso, Sileno, capace di comporre anche essenze su misura, svelando la personalità del proprio committente. E in un seminterrato con il tetto a volte, dal 1937 vive la Libreria Giorni, dove tra gli scaffali è possibile trovare libri rari e stampe originali. C’è poi la Casa dell’Orafo, con la famiglia Nerdi che difende la tradizione dei gioiellieri fiorentini a colpi di produzioni esclusive e restauri di pregio.