Global Blue, la formazione approda nel Tax Free Shopping

18 Marzo 14:44 2019 Stampa questo articolo

Dimmi da dove vieni e ti servirò al meglio: questo il concetto alla base del servizio personalizzato che può risultare vincente nella cosiddetta shopping experience. Uno dei tanti must illustrati nel corso di veri e propri corsi di formazione organizzati dalla Global Blue, la principale società a livello mondiale negli shop tax free. Le lezioni sui Globe shopper per eccellenza – cinesi, russi e arabi – che complessivamente rappresentano il 55% degli acquisti nei circuiti tax free, si sono tenute a Roma, presso l’Hotel Hassler, e a Firenze.

L’evento formativo, denominato “Cross Cultural Training” in partnership con Poliedro, ha coinvolto il personale delle boutique che ogni giorno sono a contatto con i turisti esteri e nel corso della giornata sono stati evidenziati gli usi, costumi, comportamenti e bizzarrie della clientela proveniente dalle tre aree di riferimento.

Un’operazione con la quale Global Blue ha voluto trasferire al mercato la cultura dell’accoglienza, che può rappresentare un fattore discriminante nella scelta del Paese in cui il viaggiatore straniero in Europa decide di effettuare i propri acquisti. A partire dai cinesi, che da soli rappresentano un buon 25% sul totale di acquisti, e che in boutique si rivelano particolarmente esigenti e attribuiscono particolare importanza al servizio loro riservato. L’esperienza di shopping del viaggiatore proveniente dal Paese del Dragone è inoltre legata alla dimensione collettiva dell’acquisto, spesso guidato e condiviso sui social network.

I russi, invece, seconda nazionalità per acquisti tax free nella capitale con il 15% del totale, tendono a vivere l’esperienza di shopping con scarsa empatia, attraversando un’iniziale diffidenza negli ambienti nuovi. L’acquisto, guidato dalla visibilità dei marchi italiani, ha per lo più una funzione ostentativa per questi Globe shopper.

Molta è la potenzialità, per il settore del tax free in Italia, espressa dai turisti arabi, anche se al momento restano meno presenti nel nostro Paese (a Roma pesano per il 5% del totale) rispetto ad altre nazionalità. Il loro momento di shopping avviene con ritualità e calma, caratteristiche tipiche per questi clienti dal forte legame e rispetto della tradizione. La donna araba, in particolare, riveste un ruolo particolare nelle dinamiche di acquisto sul quale spesso pesa l’affidabilità del brand italiano e il rapporto di servizio e assistenza da parte dei merchant.

Un elemento che accomuna le dinamiche d’acquisto di questi Globe shopper è senza dubbio l’importanza attribuita dai turisti cinesi, russi e arabi, alla storicità dei brand, che rende l’Italia meta inimitabile rispetto ad altri paesi competitor.

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Andrea Lovelock
Andrea Lovelock

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