La Francia torna in lockdown, ma lascia aperte le frontiere

La Francia torna in lockdown, ma lascia aperte le frontiere
30 Ottobre 09:39 2020 Stampa questo articolo

Una decisione sofferta, ma necessaria. Così la Francia di Emmanuele Macron torna in lockdown nazionale, dopo la scorsa primavera, per frenare l’emorragia di contagi che sta investendo il Paese. La nazione transalpina è anche sotto choc a causa dell’attentato di matrice islamica avvenuto giovedì mattina all’interno della chiesa di Notre-Dame di Nizza.

Le misure prese dal governo francese prevedono questa volta l’apertura di scuole e luoghi di lavoro (anche se alle aziende verrà imposta la necessità di spostare in telelavoro una quota ragguardevole dei propri dipendenti, ndr).

A chiudere, invece, per tutto il mese di novembre (il lockdown parte dal 30 ottobre e dovrebbe durare fino al 1° dicembre) saranno le università, i bar, i negozi non essenziali e i ristoranti. Vietate anche le riunioni private, al di fuori dello stretto nucleo familiare, e i raduni pubblici, mentre sarà impossibile spostarsi tra le varie regioni francesi, ad eccezione di chi rientra dalle vacanze di Ognissanti.

Restano aperte, infine, le frontiere dello spazio Schengen, ma non quelle extraeuropee, per spostamenti legati a motivi di lavoro, di salute o di estrema necessità. Il governo, infine, ha previsto ristori per circa 15 miliardi di euro per supportare le imprese costrette a chiudere per 30 giorni.

SPOSTAMENTI. In Francia non si potrà andare oltre un chilometro da casa e gli spostamenti saranno limitati a un’ora massima e i cittadini dovranno esibire un’autocertificazione. Non sarà possibile fare visita a amici o parenti, ma restano aperti parchi, giardini e spiagge con la regola di evitare assembramenti.

FRONTIERE. Frontiere con l’Europa aperte, chiuse quelle extra-Schengen, ma in ogni caso chi arriverà sul territorio francese dovrà dimostrare di aver conseguito un test Covid negativo effettuato nelle 72 ore precedenti, oppure dovrà farlo all’arrivo in Francia. Vietati gli spostamenti per raggiungere le seconde case.

La stretta adottata del coprifuoco nelle zone di allerta massima, secondo il presidente Macron, è stata «utile ma non sufficiente. Ora non basta più. Il virus circola in Francia ad una velocità che neanche le previsioni più pessimistiche avevano immaginato. Siamo sommersi dall’accelerazione improvvisa dell’epidemia, come ovunque in Europa».

Chiude anche Disneyland Paris, che però ribadisce in una nota che restano aperte le prenotazioni per il periodo natalizio (dal 19 dicembre 2020 al 3 gennaio 2021). In queste ore il team commerciale diramerà agli operatori turistici le modalità per voucher e/o rimborsi relativi alle prenotazioni effettuate per il mese di novembre.

Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti è possibile consultare il sito della Farnesina alla scheda Paese Francia.

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