La Germania gioca la carta del food
Germania sempre più attraente per gli italiani. Lo confermano i dati: da gennaio a novembre dello scorso anno sono stati registrati oltre 1,6 milioni di arrivi e 3,6 milioni di pernottamenti, con il nostro Paese tra i primi quattro nella classifica inbound, accanto a Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. L’Italia è, dunque, una piazza preziosa che l’Ente Nazionale Germanico per il Turismo intende presidiare al meglio con una promozione mirata. A parlarne, alla vigilia di Itb, è il direttore Ulrich Rüter.
Il focus di quest’anno?
«La campagna 2018 porta il nome di “Culinary Germany” ed è incentrata sulle diversità culinarie del Paese. Lo scopo è avvicinare il mondo alle sfaccettature regionali della nostra cucina. In Italia agiamo sui settori consumer, press e trade. Quest’anno sono previsti diversi eventi, tra cui un cooking show con uno chef stellato che cucinerà insieme a un gruppo di food & lifestyle blogger italiani. Nel corso dell’anno si terranno poi diverse conferenze stampa in collaborazione con l’istituto dei vini tedesco. Inoltre la Camera di Commercio italo-germanica sta pianificando una fiera sul tema della birra».
Quali saranno le inziative per il trade?
«La nostra sede centrale ogni anno organizza il Germany Travel Mart, il più importante workshop per la destinazione Germania. Il Gtm 2018 è in programma a Dresda dal 6 all’8 maggio. Portiamo ogni anno una delegazione italiana composta da tour operator e giornalisti selezionati. Si tratta di un’occasione molto importante per coloro che sono specializzati sul nostro prodotto o che vogliono conoscere meglio l’offerta turistica tedesca. Prima del workshop offriamo la possibilità di partecipare ai vari pre-convention tour per studiare e conoscere meglio le proposte delle diverse mete turistiche. Ogni anno, poi, monitoriamo le offerte pubblicate sui cataloghi dei t.o. italiani e, in base alle proposte e ai dati sui pernottamenti, vengono individuati i principali player per la destinazione Germania. Possiamo dire che il numero di offerte pubblicate sui cataloghi è costante rispetto all’anno precedente e nel 2017 abbiamo registrato 361 offerte di viaggio dai nostri 19 key-account».
Com’è il rapporto con le agenzie di viaggi?
«Abbiamo una buona capillarità con circa 7.500 agenzie (per lo più del nord d’Italia) con cui dialoghiamo costantemente. Riguardo, poi, all’attività sul territorio, quest’anno prevediamo di organizzare due training per adv sui Patrimoni culturali dell’Unesco e uno o due sul tema dell’anno Culinary Germany».
Quali sono le aree della Germania più apprezzate dagli italiani?
«Il sud della Germania fa tradizionalmente parte delle zone più frequentate, ma anche la costa della Germania del Nord e le città anseatiche come Brema, Lubecca e Amburgo hanno visto crescere molto la presenza di visitatori italiani. Le regioni dell’Est della Germania, e città come Lipsia o Dresda, infine, hanno registrato un aumento del numero di arrivi dallo Stivale. In generale, tra le città più visitate figurano nell’ordine Berlino, Monaco di Baviera, Francoforte, Amburgo e Colonia».
Tendenze di viaggio?
«I prodotti più richiesti sono legati alle proposte culturali, agli eventi particolari come feste e festival, ma anche ai city break. E risulta costante la tendenza a prenotare a ridosso della data di partenza».