La Grecia pronta a ripartire, ma i t.o. chiedono certezze
Le richieste dagli italiani ci sono, gli operatori scaldano i motori ma hanno bisogno di programmazione e lamentano l’assenza di certezze sull’alta stagione e sulle date della ripartenza.
È questo, in sostanza, il risultato di un webinar per fare il punto della situazione sulla Grecia, che ha visto la partecipazione di diversi operatori italiani specializzati e che non ha potuto evitare la querelle suscitata dalla questione turisti italiani in Grecia. «È stato il frutto di cattive interpretazioni, perché tutti i greci amano gli italiani e li aspettiamo, sono una certezza per noi».
Così durante il seminario online Eleni Sarikosta, tourism marketing consultant di Greecetherapy.com ha voluto ribadire la vicinanza del turismo ellenico al Belpaese, insieme a Grigoris Tasios, presidente della federazione nazionale ellenica degli albergatori e vicepresidente Sete.
Così, mentre su hotel, ristoranti e spiagge sembra esserci maggior chiarezza, mancano protocolli certi su segmenti come i traghetti e i bus. E tra i principali nodi da sciogliere ci sono quelli legati alla quarantena, anche se a questo proposito qualcosa potrebbe essere svelato nelle prossime ore: «Dal console greco a Milano Nikolaos Sakkaris abbiamo appreso che dovrebbe essere prevista a breve una dichiarazione ufficiale da parte del premier greco Kyriakos Mitsotakis – annuncia Eleni Sarikosta – Attualmente l’arrivo degli italiani senza quarantena è previsto dall’1 luglio ma non è escluso che si possa anticipare».
VOLI, AEGEAN È PRONTA. Ma potrebbe non essere sufficiente perché rimane l’altro nodo cruciale, quello dei voli diretti sulle isole, sui quali arrivano notizie contrastanti da parte dei vettori e anzi alcuni, lamentano gli operatori, ancora non si sono espressi.
Dal canto suo Aegean Airlines è pronta: «Le tratte domestiche hanno già ripreso a volare e aumenteranno man mano le frequenze, il 15 giugno ripartono i voli su Atene da Roma, il 18 sarà la volta di Milano e poi man mano tutti gli altri saranno operativi credo entro il 2 o 3 luglio: quest’anno voleremo su Atene anche da Venezia, Bologna, Napoli e Catania, con meno frequenze rispetto all’anno scorso ma siamo a disposizione degli operatori per valutare un incremento qualora ci fosse l’aumento della domanda», fa sapere Maria Terranova, key account manager Northern Italy Aegean Airlines.
I PROTOCOLLI PER HOTEL E SPIAGGE. «Siamo qui per aprire le frontiere verso l’Europa e siamo pronti a ricevere i turisti», ha dichiarato anche Grigoris Tasios. Quali sono i protocolli previsti? Negli hotel al momento dei check-in i clienti devono firmare un documento che illustra le misure di sicurezza da rispettare. I buffet verranno serviti dal personale, al bar e ristorante saranno mantenute le distanze e il personale deve portare le mascherine. Per quanto riguarda le camere, è previsto che il check-out sia alle 11 e il check-in dei successivi ospiti alle 15 in modo da lasciare quattro ore necessarie per la completa sanificazione.
Le spa saranno aperte solo su appuntamento, per le spiagge, ufficialmente aperte dal 5 giugno, si dovrà tenere la distanza di quattro metri tra gli ombrelloni. Al momento non sembrano esserci indicazioni in merito a quelle libere, dove l’utilizzo «è lasciato alla responsabilità personale».
LE ATTESE PER L’ESTATE. E quali sono le attese per la stagione estiva? «Credo che dal 1° luglio il 70-80% degli hotel sarà aperto, e sicuramente lo saranno tutti i piccoli alberghi, principalmente a gestione familiare, presenti sulle isole (verso le quali la circolazione degli stessi greci è stata riaperta la settimana scorsa, ndr), la gran parte attende la stagione estiva per lavorare».
Come riacquistare la fiducia dei turisti e spingerli a prenotare? Gli albergatori greci puntano sulla sicurezza per vincere sui competitor, e poi entra in gioco la questione rimborsi: «Per le prenotazioni dal 14 aprile è stato previsto che si possa rinunciare fino a 48 ore prima dell’arrivo, ricevendo un voucher utilizzabile entro il 2021. Sappiamo tutti che la Grecia lavora con il turismo», e dunque, lascia intendere il presidente, gli albergatori saranno disposti ad “assecondare” i turisti. Assicura che non si prevedono aumenti dei prezzi, «anzi stiamo cercando di capire se si può scendere con le tariffe».
Con circa 1 milione e 500mila arrivi in aereo ( a questi vanno aggiunti circa 400mila arrivi in nave) l’anno scorso l’Italia si è piazzata al quarto posto a pari merito con la Francia, con un soggiorno minimo di 8 giorni e una spesa media di 700 euro a persona. Sono stati quasi 4 milioni dalla Germania e 3 milioni dal Regno Unito. «Nel 2019 le entrate globali dal turismo hanno raggiunto i 30 miliardi di euro, quest’anno cercheremo di arrivare almeno al 20-25%», commenta il presidente degli albergatori Tasios.