by Veronica Pons | 17 Dicembre 2019 13:11
La Grecia sta vivendo la sua primavera. Dopo un decennio di crisi e recessione, nel 2019 si può finalmente parlare di trend turistico più che positivo, con un incoming che nei primi dieci mesi dell’anno (gennaio/ottobre) ha registrato l’ingresso di quasi 25 milioni di visitatori da tutto il mondo.
Molti i progetti, tante le possibilità sotto il profilo turistico e, come racconta il segretario generale del ministero del Turismo greco, Dimitris Fragakis «a dare più enfasi a questi dati è la loro valutazione alla luce degli ultimi accadimenti, quali il collasso a settembre di Thomas Cook. Nonostante questo, in ottobre abbiamo avuto ottimi numeri con un incoming totale turistico (fino al mese di novembre 2019, ndr) di circa un miliardo di euro in più in rispetto allo stesso periodo del 2018».
Spostando invece l’attenzione sui target per il futuro, Fragakis ha messo l’accento su un turismo di qualità più che di quantità: «il nostro primo scopo è quello di aumentare il numero di visitatori, ma ancora più importante è incrementare la qualità per avere un aumento delle entrate sull’economia del Paese. Attualmente stiamo lavorando ad un piano decennale per il turismo, pronto tra un mese circa, con lo scopo di arricchire la nostra offerta lavorando su tre aspetti fondamentali: identità, autenticità ed esperienza. Gli investimenti sul turismo sono una delle vie scelte dal nuovo governo anche perché, direttamente e indirettamente, rappresenta una voce che occupa il 25% del Gdp (Gross Domestic Product – Pil) del Paese. Non dimentichiamoci che stiamo parlando di un settore che ci ha fatto sopravvivere negli anni della crisi decennale, con una recessione ci ha investito a partire dal 2008».
Per quanto riguarda le destinazioni, emergono sia luoghi noti che mete in via di sviluppo. «Tra le prime abbiamo Creta, Rodi, Kos, Corfu, Halkidiki (ossia Penisola Calcidica, a sud di Salonicco), le isole del Sud Egeo, Atene, Salonicco e il Peloponneso, mentre tra le new entry figurano Epiro, Macedonia, Lesvos, Samos, Chios. Si sta lavorando per un’offerta sempre più completa che spazia dalla gastronomia allo sport, al leisure».
Due parole, infine, sul turismo congressuale, settore di grande interesse sul quale vengono riposte parecchie aspettative «pensiamo che la Grecia sia una destinazione molto interessante per via della qualità non solo delle location ma anche delle sue strutture ricettive private che sono in grado di ospitare al meglio convention ma anche eventi più ampi e importanti; siamo in venticinquesima posizione mondiale per incoming di turismo congressuale e vorremmo scalare questa classifica cercando di far capire che il Paese è adatto anche a questa fascia di turismo».
Per dare una spinta in questo senso, l’Ente Ellenico per il Turismo in collaborazione con Ediman, ha organizzato una serie di workshop in tutta Europa che hanno preso avvio proprio dall’Italia, Milano nello specifico, coinvolgendo 25 key players greci – hotel, conventional bureau di Atene e Salonicco, agenzie di organizzazione convention – e invitando i principali attori italiani del settore per un incontro vis a vis in modo da creare relazioni per il futuro. Per l’edizione del prossimo anno, più o meno nello stesso periodo attuale, è stata già scelta Venezia come location.
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