by Redazione | 16 Aprile 2020 10:13
Il governo, e anche l’Europa, continuano a trascurare la grave crisi delle imprese del turismo. Lo ribadisce Angioletto de Negri, presidente della Bmt di Napoli e amministratore delegato di Progecta e I Viaggi dell’Airone, in una lettera inviata alla stampa, di seguito riportata integralmente.
Questi 500 miliardi di euro, da quanto si legge, da come sono stati assegnati, non possono sostenere l’economia completamente crollata in questo triste momento, nè tantomeno quella disastrata delle nostre aziende turistiche. Ancora una volta la Merkel vince il braccio di ferro con Conte e con tutto il governo da lui rappresentato.
Comincio a pensare che Conte & C. siano inadeguati per la risoluzione di una situazione così devastante. Ha aspettato due giorni per avere una risposta concreta e interessante dall’Europa, minacciando addirittura l’uscita dalla Comunità europea, per tornare ora con una mano avanti e una in dietro, accettando il prestito derivante dal Meccanismo Europeo di Sostenibilità, il famoso Mes tanto contrastato da lui stesso. Altro che eurobond, altro che 1.500 miliardi necessari e del Fondo per la ripresa.
Il tempo passa veloce e invece di darci le tante attese certezze immediate, ci portano avanti nel vicino momento quando ci saranno le altre problematiche e cioè i ritardi dell’Inps per le erogazioni degli stipendi della cassa integrazione, il pagamento delle tasse rinviate solo al 31 maggio, i fitti dei nostri uffici e strutture ricettive esclusi dal credito d’imposta e nuovamente gli stipendi con contributi, visto che di un eventuale prolungamento della cassa integrazione almeno fino al 31 dicembre 2020 non se ne parla affatto. E tutto questo con previsioni di lavoro a zero.
Comincio a pensare che bisogna minacciare subito il governo di una serrata immediata delle nostre aziende facendo un documento unico e sottoscritto da tutte le associazioni di categoria per chiedere un incontro con il ministro dell’Economia, visto che il nostro ministro è in tutt’altre faccende affaccendato, affinché ci garantisca i seguenti tre punti di aiuti certi e immediati: prolungamento fino al 31 dicembre della cassa integrazione o del Fis; abolizione per un anno dei contributi previdenziali non appena la cassa integrazione finisce; concessione di un fondo di liquidità immediata con preammortamento di un anno a interessi zero.
Bisogna far capire finalmente la nostra importanza e nello stesso tempo la nostra fragilità vista la particolare tipologia delle nostra attività. Bisogna far capire che le nostre aziende una volta partite hanno bisogno di un tempo lunghissimo per andare a regime. Deve ripartire prima la economia e poi sperare che tutto torni come prima anche per noi.
Faccio un appello accorato a tutti i colleghi che presiedono le varie associazioni affinché si facciano protagonisti di questa importante azione di aggregazione eleggendo un capofila che sappia creare questo importante documento e che conduca questo incontro con il governo.
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