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La lunga partita a poker Ita-Lufthansa sul tavolo di Bruxelles

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Assomiglia sempre più a un giro di poker la vicenda Ita-Lufthansa, dove il continuo gioco al rialzo scompagina il tavolo verde di Bruxelles e dove – secondo indiscrezioni riportate dal Sole 24 Ore – sarebbe giunta una nuova proposta dei due “player“. Dopo il pessimismo dei giorni scorsi, peraltro, la commissaria Ue all’Antitrust con delega alla concorrenza, Margrethe Vestager, ha però rasserenato gli animi, assicurando che non è stata ancora presa alcuna decisione.

In particolare i due potenziali partner sarebbero ora disposti a rinunciare a 17 coppie di slot su Linate, ovvero 34 voli che equivarrebbe al sacrificio di un buon 20% di quota-mercato, sempre inferiore però a quel 30% fissato dalla Commissione Ue. Più contenuti, invece, i tagli previsti su Roma-Fiumicino dove Ita e Lufthansa rinuncerebbero a 10 slot. Così come – sottolinea Startmag –verrebbe congelata, per almeno 2 anni, l’intera operazione legata alle mega aggregazioni, ovvero il passaggio di Ita Airways da SkyTeam a Star Alliance (in quest’ultima figurano colossi come United Airlines e Air Canada).

Nessun’altra riduzione, invece, sarebbe prevista dal vettore italiano e da quello tedesco per le rotte di lungo raggio, che sono le più redditizie in assoluto e sulle quali non c’è alcuna intenzione – soprattutto da parte di Lufthansa – di concedere ulteriori sacrifici, non fosse altro per mantenere incassi adeguati e una presenza operativa sul Nord America quasi a controbilanciare la presenza del gruppo Iag con Iberia e British Airways sul Sudamerica. Gruppo che, tra l’altro, sta giocando una “sua” partita a poker sempre a Bruxelles per l’acquisizione di Air Europa.

Meno critico appare l’altro passaggio-chiave dell’individuazione di vettori competitors individuati da Ita e Lufthansa, ai quali lasciare la gestione delle rotte lasciate libere dall’Italia verso l’Europa, poiché ci sarebbero già le candidature forti di easyJet, Wizz Air e Volotea.

Fin qui la conta di slot e controbilanciamenti operativi, ma al tavolo di questa partita a poker si son seduti anche i sindacati italiani e tedeschi che proprio ieri hanno inviato una lettera congiunta alla Vestager, chiedendo esplicitamente di “ascoltare la voce dei dipendenti, sottolineando di essere pronti a dare il loro contributo, garantendo il pieno supporto all’operazione di aggregazione anche nell’ottica di fronteggiare la concorrenza sleale proveniente da fuori l’Europa.

Ma al tavolo da gioco, e non certo da ieri, siedono anche altri “osservatori” molto interessati, vedi Air France-Klm, che fanno pressing sull’Ue – come riporta Startmag.it – per ribadire certe condizioni e rigidi sacrifici da imporre a Ita e Lufthansa per contrastarne la presenza ingombrante nei cieli europei e ovviamente non solo quelli. Così come c’è chi, proprio a Bruxelles, sostiene che ormai l’intera vicenda possa essere risolta solo politicamente con un faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen. Ma con le imminenti elezioni europee è davvero difficile che ci possa essere una svolta definitiva dettata dalla politica.

L’unica certezza è la data del 4 luglio stabilita dalla Commissione Ue per dare il suo giudizio finale sull’intera operazione. E nessuno può permettersi di perdere.

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