La metamorfosi delle assicurazioni di viaggio
La stagione invernale è alle porte, e il broker assicurativo Borghini e Cossa traccia un bilancio relativo alle tendenze in atto nel mondo delle assicurazioni di viaggio, che si conferma in grande fermento.
«In qualità di consulenti specializzati nell’analisi del rischio e nello sviluppo di coperture personalizzate, basate sul profilo di business di ogni operatore, possiamo monitorare l’andamento del comparto da un’ottica privilegiata. In un contesto sempre più sfidante dal punto di vista economico, geopolitico e ambientale, l’industria del turismo è alla ricerca di soluzioni assicurative evolute, in grado di salvaguardare la sostenibilità delle aziende nel medio e lungo periodo», ha commentato Michele Cossa, socio e ad di Borghini e Cossa.
In particolare, se la richiesta di polizze viaggi da parte dei clienti finali si dimostra in costante incremento, nei primi otto mesi del 2024 la domanda delle imprese si concentra soprattutto sulle coperture rivolte alla protezione del business, come le polizze cyber, a tutela legale, che registra un balzo del 27% rispetto allo stesso periodo del 2023, e la responsabilità civile professionale, in crescita del 16%.
Da segnalare l’interesse per il welfare sanitario a favore dei dipendenti: una leva vantaggiosa per le aziende dal punto di vista fiscale e contributivo, ma anche per i dipendenti, a fronte di un sistema sanitario sempre più congestionato. «La scelta dello strumento ideale dipende dalle caratteristiche dell’azienda – ha proseguito Cossa – Nel caso delle pmi, in particolare, esistono fondi spesa che stanno riscuotendo un grande successo, perché possono essere attivati con budget decisamente contenuti. Ci occupiamo direttamente di tutte le procedure amministrative, accompagnando le imprese fino all’attivazione del fondo e assicurando un servizio chiavi in mano, pensato per semplificare la gestione interna e massimizzare il valore percepito dai dipendenti».
Infine, riflettori inevitabilmente puntati anche sulle polizze catastrofali, in seguito all’introduzione dell’obbligo a carico di tutte le imprese a partire dal 31 dicembre.
Matteo Maria Rossi, socio di Borghini e Cossa, mette in guardia da un eccessivo allarmismo: «Il nostro suggerimento è di evitare scelte avventate, perché stiamo ancora aspettando il decreto attuativo che, oltre a stabilire i requisiti minimi delle coperture, dovrà sciogliere molti dubbi applicativi. Considerato l’iter travagliato del decreto e le tempistiche ristrette, il mercato si aspetta che l’entrata in vigore effettiva dell’obbligo non sarà, probabilmente, prima di fine marzo 2025, salvo ulteriori proroghe, già trapelate dal dibattito parlamentare. Allo stesso modo, ricordiamo a chi è già in possesso di coperture catastrofali, che l’adeguamento dei contratti in corso alla nuova normativa potrà avvenire alla prima occasione utile o alla successiva scadenza annuale: nel frattempo, le garanzie catastrofali dei contratti in corso manterranno la loro piena validità, garantendo una buona tutela dalle principali fonti di rischio».