La previsione di Iata: “Restrizioni allentate entro fine anno”
Restrizioni allentate «entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo» grazie anche all’arrivo dei test rapidi. È quanto prevede il direttore generale di Iata Alexandre de Juniac, che a proposito del presente ha dichiarato: «La situazione per l’aviazione è catastrofica. Il traffico alla fine dell’anno sarà il 35% del totale 2019. Con il denaro che le compagnie aeree stanno perdendo mese dopo mese, prevediamo di aver bisogno di 70-80 miliardi di dollari per il 2021. Abbiamo già assistito a fallimenti e senza traffico aereo non se ne escludono ulteriori».
De Juniac ha spiegato che il problema principale sono le restrizioni ai viaggi da parte dei singoli governi, che di fatto bloccano il traffico internazionale.
«Quando ci sono quarantene, il livello delle prenotazioni scende del 100% – ha sottolineato – Nessuno è pronto a volare se c’è questo rischio. Quindi dobbiamo convincere i governi a rimuovere la quarantena. Ma, visto che c’è l’eventualità di reimportare il virus, proponiamo di testare tutti i passeggeri prima che volino e a questo stiamo lavorando bilateralmente con i governi. Molti sono interessati, poiché desiderosi di riavviare le loro economie».
Ed ecco perché le quarantene potranno essere evitate «entro la fine dell’anno o all’inizio del prossimo anno. Siamo convinti che i test arriveranno. Le persone sono pronte per essere testate. Sono disponibili test rapidi che costano circa 6 dollari e sono considerati molto sicuri», ha spiegato.
Il numero uno di Iata ha aggiunto: «Siamo convinti che i passeggeri torneranno. Lo dimostra l’esempio della Cina, dove oggi le restrizioni sono quasi abolite e il traffico è al 90-95% rispetto a prima».
Preoccupa però il business travel. «I viaggi d’affari sono più preoccupanti – ha ammesso – Non sono sicuro che i sistemi elettronici sostituiranno le riunioni fisiche, soprattutto quando si parla di crescita, sviluppo, nuovi mercati. Ma molte aziende hanno tagliato i budget per i viaggi, quindi probabilmente vedremo meno traffico aziendale».
De Juniac ribadisce infine la richiesta ai governi di «ridurre i nostri costi e di un massiccio sostegno finanziario. I governi hanno iniettato enormi quantità nel nostro settore, ma abbiamo ancora bisogno di aiuto».