by Roberta Rianna | 5 Aprile 2023 12:57
Se è vero che l’Italia registrerà a Pasqua una forte ripresa dei flussi turistici[1], altrettanto significato è l’impatto di inflazione e caro prezzi sui consumi rilevato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che ridimensiono le luminose stime pubblicate da altre sigle di settore.
Sotto esame, in particolare, i forti rialzi delle tariffe degli alberghi e dei prezzi dei ristoranti nelle principali città d’arte durante le festività di primavera.
Per quanto riguarda gli alberghi, un pernottamento in camera doppia nel weekend di Pasqua, per 2 persone, con colazione compresa, costa mediamente il +78% rispetto al weekend precedente. Anche i menu dei ristoranti segnano rincari rispetto ad altri periodi: un pasto completo, per 2 persone, costa mediamente tra il 5% e il 6% in più.
Viste le forti tensioni registrate anche sui prezzi dei trasporti (+90% i voli, +97% i bus, +4% i treni) non tutti potranno permettersi di partire: solo una famiglia su 7 (pari a circa 3,7 milioni di nuclei) sceglierà di trascorrere Pasqua lontano da casa.
“Chi potrà – sottolinea Federconsumatori – approfitterà dell’ospitalità di amici e parenti, gli altri sceglieranno soprattutto sistemazioni in B&B, agriturismi o appartamenti in affitto”.
Secondo l’associazione dei consumatori, “la grave crisi dei bilanci familiari, dovuta in particolare ai rincari dell’energia, ha portato a un forte calo del potere di acquisto delle famiglie, oggi quantificato dall’Istat nel -3,7%, dato a nostro avviso ancora sottostimato”.
In tale situazione, conclude Federconsumatori, si riduce fortemente anche il numero di famiglie che mangerà fuori casa: farà tale scelta per Pasqua o Pasquetta solo una famiglia su 4, optando in molti casi per pic nic o agriturismi, all’insegna della tradizione, della natura e del risparmio.
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