L’idea è semplice, quasi l’uovo di Colombo: per accrescere la sensibilità degli operatori turistici sui temi del turismo sostenibile l’unico strumento realmente efficace è quello degli incentivi, ovvero il sostegno concreto a progetti che realizzino realmente un’offerta e un consumo di servizi e beni turistici a impatto zero.
La Fondazione Univerde ha promosso un confronto su questo tema, durante il quale Alfonso Pecoraro Scanio ha proposto l’introduzione di un EcoBonus: un sistema di incentivi economici e normativi per favorire la riforma green del settore turistico. Un’ipotesi che ricalca gli Art Bonus e altri incentivi dei governi Renzi e Gentiloni.
Comunque, esempi di best practice in Italia non mancano, come testimoniano i premi Green Pride dell’Innovazione che proprio la Fondazione Univerde ha conferito a società incubatrici di startup e ad aziende che operano nella robotica, nel settore dei droni e nella efficienza energetica applicata al settore turistico-ricettivo.
Una sfida è anche educare i viaggiatori.
Da un’indagine della Fondazione è emerso che il 47% degli italiani ritiene che esista un’emergenza ambientale legata al turismo. Il 53% del campione considera, poi, la sostenibilità un fattore determinante nella scelta dei luoghi dove effettuare viaggi e vacanze; il 42% è disposto a spendere di più pur di non danneggino l’ambiente; e ben il 47% rinuncerebbe all’utilizzo dell’auto.