La regina Arabia Saudita:
visti facili e raffica di voli

La regina Arabia Saudita:<br> visti facili e raffica di voli
06 Settembre 10:59 2022 Stampa questo articolo

Protagonista assoluta del travel globale degli ultimi anni per qualità e quantità di investimenti e per gli ambiziosi obiettivi che si è prefissata: l’Arabia Saudita prosegue nel suo cammino di apertura turistica verso il mondo con particolare attenzione proprio per i viaggiatori europei.

Da un lato, infatti, la monarchia locale ha semplificato le norme sui visti per entrare nel Paese; dall’altro aumentano i collegamenti aerei con il recente annunci dei voli diretti di Wizz Air (20 rotte dall’Ue, di cui ben otto in partenza dall’Italia) e il prossimo lancio di una nuova compagnia aerea con base a Riyadh che si chiamerà Ria. Il tutto dentro a un grande piano promosso dal governo Vision 2030 – ovvero una roadmap che prevede per i prossimi anni la diversificazione del turismo con una virata sul leisure e il raggiungimento di 100 milioni di turisti entro la fine del decennio.

LE NUOVE REGOLE PER I VISTI
In queste ore infatti Saudi Tourism Authority ha appena comunicato le decisioni del ministero del Turismo saudita che permette ai cittadini del Regno Unito, degli Stati Uniti e dei Paesi dell’Ue muniti di valido passaporto di ottenere un visto all’arrivo (Visa on Arrival) senza necessità di chiedere il visto elettronico. Inoltre, per i cittadini dei Paesi appartenenti al Consiglio di Cooperazione del Golfo (Gcc) sarà ora possibile fare domanda per un visto turistico elettronico (eVisa) per entrare in Arabia Saudita.

Fahd Hamidaddin, ceo e membro del cda di Saudi Tourism Authority, ha commentato: «Queste nuove norme supportano la nostra ambizione di accogliere 100 milioni di visitatori l’anno entro il 2030 così da mostrare la nuova destinazione del turismo leisure più grande al mondo. Il nostro non è soltanto un annuncio, è un invito, in quanto stiamo rendendo sempre più semplice per i visitatori esplorare e conoscere una storia e una cultura millenaria, scenari naturali di insuperabile bellezza, senza contare il frizzante settore dell’intrattenimento».

LA NUOVA COMPAGNIA AEREA
Il Fondo di investimento pubblico dell’Arabia Saudita, invece, ha confermato il lancio a breve di un nuovo vettore aereo che sarà basato a Riyadh, si chiamerà Ria e sarà la seconda compagnia aerea locale per dimensioni dopo Saudia. Secondo quanto riporta il quotidiano locale Arabian Business la nuova compagnia aerea avrà in dote un investimento di oltre 30 miliardi di dollari con lo scopo di operare oltre 150 rotte a livello globale con collegamenti diretti verso Europa, Nord e Sudamerica, Africa e Asia.

Nel frattempo, però, la roadmap Vision 2030 procede a ritmo serrato con progetti colossali, grandi eventi e investimenti pubblici, misti a fondi privati, che fanno del Paese una delle mete più dinamiche a livello internazionale. Il target per il settore turistico – secondo i piani di Saudi Tourism Authority – è di farlo contribuire per il 12% al Pil del Paese (oggi il suo impatto è del 3%), creando 1 milione di posti di lavoro. Per questo il Paese sta puntando su un’offerta turistica diversificata, dall’outdoor al lusso, passando per sport e grandi eventi. Inoltre, tra il 28 novembre e il 1° dicembre Riyadh ospiterà il Wttc Global Summit – uno dei due appuntamenti annuali che raccolgono l’intero industria mondiale del travel.

GLI INVESTIMENTI DI VISION 2030
Tra i principali focus c’è il patrimonio archeologico-culturale con sei siti Unesco – la vasta area di arte rupestre di Hima, il sito nabateo di Hegra (AlUla), la cittadella di Turaif a Diriyah, Jeddah antica (porta d’accesso alla Mecca), l’arte rupestre di Hail e l’oasi di Al-Ahsa – i centri urbani con skyline futuristici, come Jeddah e Riyadh, e architetture moderne come la King Fahd National Library o il King Abdulaziz Center for World Culture di Riyad.

A questi si aggiungono i faraonici progetti sul Mar Rosso: l’ormai famoso Red Sea Project, e i piani per la costruzione dell’ecoresort Amaala. Il primo, prevede la creazione, entro il 2030, su oltre 200 km di costa nella parte ovest del Paese, di una serie di strutture (tra cui 50 hotel extra lusso, ville e alloggi privati) costruite secondo rigidi criteri di sostenibilità.

Il progetto includerà anche circa 90 isole e molti siti interni, e prevede anche la realizzazione di un aeroporto internazionale. Il progetto Amaala, invece, vedrà realizzato nella costa nord-occidentale del Paese, uno dei resort più futuristici ed esclusivi al mondo, sempre sulle rive del Mar Rosso, di cui l’Arabia Saudita ora rivendica la paternità di brand. A questi si aggiungono i maxi investimenti delle grandi catene dell’hôtellerie nel Paese, Meliá e Marriott in primis.

L'Autore

Gabriele Simmini
Gabriele Simmini

Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.

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