Eventi e brand: ecco le due linee guida della strategia turistica in Friuli Venezia Giulia, che sulla scia di vetrine come quella della Barcolana intende spingere sui propri marchi.
«I nostri brand sono le località – spiega Lucio Gomiero, chief executive e managing director di PromoTurismo Fvg – Grado e Lignano per esempio con quasi 5 milioni di presenze all’anno, ma anche l’enogastronomia, i vini bianchi del Collio e le stesse località di montagna, come Zoncolan gemellato col Fuji giapponese. Su questo vogliamo fondare la nostra strategia, una somma di territori che si muovono coesi, insieme ai grandi eventi, che sono quelli che aiutano a creare brandizzazione, fare cassa di risonanza e portare persone sul territorio. Abbiamo esempi di eventi importanti ma che sono poco conosciuti, come il Far East Film Festival a Udine e Pordenone Legge, vogliamo farli diventare più internazionali».
BIKE E GUSTO PER IL NORD EUROPA. L’asset fondamentale per farlo è naturalmente quello dei collegamenti: «Abbiamo la possibilità di avere un aeroporto come quello di Trieste in cui stiamo investendo in nuove rotte: quest’anno a Monaco e Francoforte si è aggiunto anche un volo bisettimanale da Colonia. Stiamo lavorando anche su mercati lontani come Russia e Cina ma stiamo riflettendo su quale sia il turista che ci interessa. Stiamo puntando molto sul Nord Europa, che vuole essenzialmente bike ed enogastronomia, e dunque stiamo spingendo su questi due ambiti».
Ma in cantiere ci sono anche 30 milioni di euro di investimento sulle Terme di Grado, «dove avremo un nuovo grande sistema termale in due anni che ci porterà anche a destagionalizzare». La media in regione è di circa 2 milioni 600mila turisti e il 2018 si è chiuso con presenze che hanno superando i 9 milioni. «Il dato è dovuto sopratutto a un aumento numerico, ma quello che vogliamo fare è allungare la permanenza soprattutto sui segmenti a valore aggiunto, quelli che spendono di più».
PROGETTI SOSTENIBILI. La regione investe anche sui simboli più amati, come il Castello di Miramare, che ogni anno è visitato da circa 300mila persone e sulla sostenibilità, come con Lignano, che è stata resa plastic-free, ma si prospettano novità all’orizzonte: “Stiamo lavorando a un progetto che coinvolge tutta la regione e va in questa direzione, e puntiamo anche alle sinergie con i trasporti locali, per avere mezzi più green, elettrici, in montagna, lungo i siti dell’Unesco, a Grado e Lignano. Turismo e trasporti non sono ambiti divisi, la visione deve essere integrata, vediamo il turista come un cittadino temporaneo”, conclude Gomiero.