La ripartenza di Air France, Andaloro: «Flessibilità e flotta green»
Flessibili, sostenibili, ma senza rinunciare alla qualità. La formula Air France-Klm per la ripartenza ha un approccio globale che si fa sentire anche in Italia, mercato da sempre strategico e che vede un importante investimento del gruppo franco-olandese in vista della winter.
«Rispetto al 2019, in Italia, offriamo l’80% della capacità e siamo cresciuti di un 20% in confronto allo scorso anno – ricorda Fabio Andaloro, direttore vendite Italia del Gruppo durante la fiera Ttg Travel Experience svoltasi a Rimini – Il network è tutto attivo, solo con meno frequenze. Ma a livello globale stiamo operando perfino su più destinazioni rispetto al periodo pre Covid. È un forte segnale di ottimismo e di rilancio per noi e per l’intero trasporto aereo».
ITALIA E LUNGO RAGGIO: LE NOVITÀ
Andaloro, rientrato in Italia dopo lunghi anni di esperienza all’estero – soprattutto in Centro e Sud America – pone l’accento proprio sui fattori distintivi di Air France-Klm per spingere la ripresa dei viaggi. «Qualità e flessibilità sono alla base della nostra offerta, non rinunciano alla prima e stiamo dando ampio spazio alla seconda. La flessibilità operativa è uno schema che il Covid ha reso fondamentale; di conseguenza dal punto di vista commerciale proseguiamo con l’estensione al 31 marzo 2022 della modifica gratuita della prenotazione, con la possibilità di modificare la data e/o la destinazione del proprio biglietto indipendentemente dalle condizioni tariffarie o richiedere un rimborso completo. Se, infine, la tariffa del biglietto non consente il rimborso emettiamo un credit voucher valido un anno».
Sulla flessibilità operativa, invece, il monitoraggio è costante: «Abbiamo un network e una modalità di lavoro che si adattano agli imprevisti, che sono da sempre un fattore importante nel nostro settore, e oggi riusciamo a rispondere in maniera più veloce sia sull’apertura di nuove destinazioni sia su tutte le attività di assistenza e di organizzazione».
Guardando all’Italia, poi, il network di Air France-Klm per l’inverno è un’altra importante conferma della ripartenza del settore aviation. «Già per la summer appena conclusa abbiamo introdotta alcune novità come la rotta Pisa-Parigi Charles de Gaulle, la Verona-Amsterdam, e la Bari-Parigi Orly che è andata molto bene e abbiamo deciso di confermarla anche per l’inverno. Su questo collegamento abbiamo visto sia un’ottima risposta del turismo leisure francese verso la Puglia sia una piccolo balzello del business travel in entrambe le direzioni», sottolinea Andaloro.
Riparte anche il lungo raggio che ha sofferto molto negli ultimi 20 mesi, «adesso vediamo finalmente la luce in fondo al tunnel, anche grazie all’importantissima apertura delle frontiere Usa. Dopo gli States, infatti, sono convinto che altri Paesi seguiranno a ruota questo esempio. Abbiamo ambizioni importanti sul long haul con il lancio di molte nuove rotte e la conferma degli investimenti sugli aeromobili A350. Tra le tante destinazioni, Con Klm voleremo a Phuket, Trinidad e Tobago e a Mombasa; mentre con Air France operiamo verso Zanzibar, Muscat (Oman), Colombo in Sri Lanka e Banjul (Gambia)».
OPERAZIONE GREEN CON IL SAF E GLI A220.
L’altra grande novità è l’avvio delle operazioni con i nuovi A220 di Airbus, «il nostro velivolo di punta sul corto-medio raggio con 60 ordini che andranno a sostituire entro il 2025 buona parte degli A318-A319 e parte degli A320». A partire dal 31 ottobre 2021, infatti, l’A220-300 volerà da Parigi verso Milano Linate e Venezia e durante la stagione invernale l’aeromobile estenderà progressivamente la sua rete a Bologna e Roma.
«L’aeromobile ha una inedita configurazione 3-2 (5 posti trasversali) che offre all’80% dei clienti un posto vicino al finestrino o al corridoio e permette un risparmio di carburante del 20%, stessa percentuale viene tagliata rispetto alle emissioni di C02 – annuncia il manager – Sono previsti 148 posti a sedere su due classi – Business ed Economy – E ci permetterà anche una riduzione dei costi importanti, visto che taglia del 10% il cost per seat rispetto agli A318 e A319». Ultimo, ma non meno importante, l’aeromobile riduce del 34% l’impatto sonoro esterno e prevede finestrini più grandi per un maggior comfort a bordo.
La ricetta di Airf France-Klm, secondo Andaloro si completa con l’attenzione alle emissioni con una flotta più green che integra un percorso di maggior utilizzo dei biocarburanti.
«Siamo concentrati su un modello che coniuga flessibilità, qualità e sostenibilità. Puntiamo molto sul Saf (Sustainable Fuel Aviation) e contiamo di raggiungere il 20% di utilizzo sulla nostra flotta entro il 2030. Anche per questo come compagnia aerea siamo sul podio globale del Dow Jones Sustainability Index». Sempre entro il 2030, inoltre, il Gruppo vuole dimezzare le sue emissioni di CO2 per passeggero/km rispetto al 2005 e vuole raggiunto l’impatto zero sulle sue operazioni a terra.
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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