C’erano una volta i voli charter. Quelli che fino a qualche anno fa rappresentavano il modo migliore per raggiungere i paradisi dell’Oceano Indiano si sono progressivamente ridotti, ma senza sparire del tutto. Così, se tra le destinazioni al 100% leisure mantenute dalla nuova Air Italy rimangono solo Zanzibar e Mombasa, entrambe operate da Milano Malpensa, per tenere alto l’onore dei voli diretti dall’Italia bisogna fare affidamento su Neos, che raggiunge con collegamenti no stop operati dal suo B787-9, Madagascar, Maldive, Kenya, Tanzania; a questi si aggiunge il volo per Mumbai, che nasce con l’obiettivo di collegare l’Italia con i resort dell’Oceano Indiano.
Per avere un’offerta più ampia ancora, però, bisognerà aspettare il prossimo inverno, quando a partire dal 26 ottobre Alitalia aprirà i suoi tre collegamenti settimanali via Roma per Mauritius (a operarli, Airbus A330 dotati di tre classi di servizio) e riprenderà i voli per le Maldive dal 1° novembre (due volte a settimana). Su Mauritius, poi, raddoppierà le frequenze anche Eurowings, che da Monaco di Baviera volerà due volte a partire dal prossimo orario invernale (durante la summer 2018 il collegamento è attivo una volta alla settimana).
È stato inagurato invece lo scorso 5 maggio l’operativo di Joon che segna il ritorno di Air France a Seychelles (tre frequenze alla settimana con un Airbus A340). Per restare a Seychelles, British Airways ha aggiunto una frequenza al suo volo in partenza da Londra Heathrow, arrivando quindi a due settimanali; il volo viene operato con un Boeing 787-9, per complessivi 216 posti e tre classi di servizio (business, premium economy ed economy). Sempre su Mahè vola dallo scorso 25 ottobre anche Austrian Airlines (una volta a settimana) con un Boeing 767-300, mentre dal 14 settembre è stata la volta di Saudi Arabian Airlines incominciare le operazioni tra Jeddah e Mauritius.
Sul fronte Maldive la novità per la summer riguarda invece Etihad Airways, che dal mese di giugno porta a 11 i voli settimanali tra Abu Dhabi e Malè (prima erano sette); un incremento, quello deciso dal vettore arabo, che aumenta la possibilità di connessioni ai principali mercati europei della compagnia, Italia compresa. I collegamenti, anche quelli aggiuntivi, continueranno a essere effettuati con un A320 a due classi.
Per quanto riguarda le compagnie dell’Oceano Indiano, Air Mauritius ha aperto il suo secondo hub in Europa (dopo Parigi) con l’inizio dei voli diretti da Amsterdam (dal 26 marzo, due volte a settimana, che durante luglio e agosto diventeranno tre). Dal canto suo, Air Madagascar opera voli da Parigi CdG ad Antananarivo quattro volte alla settimana (martedì, mercoledì, venerdì, sabato; dal Madagascar il lunedì, martedì, giovedì, venerdì), tutti serviti con Airbus A340-300 configurato con 224 posti in economy class, 21 posti in Premium Economy e 30 in Business Class. Dall’Italia la compagnia assicura comode coincidenze con Parigi CdG da Bologna, Genova, Milano, Torino, Venezia e Roma grazie a una serie di accordi speciali di avvicinamento.
Air Seychelles, infine, nel suo network estivo non vedrà più il collegamento diretto con Parigi, sospeso alla fine di aprile per concentrarsi sullo sviluppo del network domestico e regionale. In compenso, saranno sei i collegamenti settimanali con Abu Dhabi, cinque quelli con Johannesburg, cinque quelli con Mauritius e Mumbai.