La rivincita delle agenzie di viaggi: il report Expedia
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Gli italiani tornano nelle agenzie di viaggi. Lo rivela il report “Decoding the travel advisors client” di Expedia Group, condotto in partnership con Wakefield Research e che esamina i trend emergenti del settore turistico spiegando come essi contribuiscano al processo di pianificazione e decisione.
Lo studio Expedia è dunque in linea con l’Annuario del Turismo Italiano, appena pubblicato, edito dal Gruppo L’Agenzia di Viaggi Magazine. I numeri – aggiornati al 15 gennaio 2025 – ci dicono che le aziende italiane attive nel turismo organizzato sono in tutto 6.600, esattamente cento in più rispetto a quelle censite lo scorso anno di questi tempi. “Numeri che non fanno impazzire di gioia, ma strappano almeno un sorriso a favore di una categoria che qualche profeta di sventura dava per spacciata”, ha scritto nel suo articolo il direttore della nostra testata Roberta Rianna.
Lo scorso 12 febbraio, durante la Convention Verastore in Egitto, lo stesso direttore commerciale di Veratour, Massimo Broccoli, aveva ribadito il ritorno della gente in agenzia di viaggi: «grazie al valore della professionalità, nonostante qualcuno le avesse date per finite».
IL REPORT EXPEDIA
Stando all’indagine di Expedia è proprio la grande esperienza degli agenti di viaggi (che il Gruppo segue con il programma Taap) la ragione principale per la quale gli italiani si rivolgono a loro (il 46%). Rispetto ai viaggiatori di altre nazionalità, a giocare un ruolo centrale tra i nostri connazionali sono le offerte speciali e la specializzazione.
I viaggiatori, inoltre, si affidano alle agenzie – sempre di più – anche per la richiesta di assicurazioni di viaggio, crociere e biglietti ferroviari. Essere in grado di offrire un’ampia gamma di servizi è il maggior driver di fedeltà per un agente di viaggi.
Negli ultimi due anni, più della metà (59%) dei viaggiatori italiani si sono serviti di un’agenzia viaggi, contro il 44% della media.