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La Russia rivuole i turisti stranieri: piani e obiettivi

La guerra in Ucraina non frena l’ambizione russa di incrementare l’afflusso di turisti stranieri. Se – come riporta il portale eTurboNews.com – il ministero dello Sviluppo economico guarda in prospettiva e punta ad arrivare a 16 milioni entro il 2030, Aleksandr Musikhin, amministratore delegato del tour operator Intourist e a capo del comitato dell’associazione dei tour operator russi (Ator), prevede un aumento degli arrivi già nel 2024: una crescita pari a 3-4 volte rispetto ai numeri attuali. Una previsione basata su due fattori: l’implementazione dei visti elettronici l’anno scorso e la crescente domanda da parte dei Paesi asiatici.

Tra gennaio e settembre 2023, spiega Musikhin, la Russia ha accolto circa 430.000 turisti stranieri. La maggior parte era inglobata in gruppi turistici organizzati, provenienti da Cina, Vietnam, India, Indonesia, Iran ed Emirati Arabi Uniti. I viaggiatori individuali, invece, arrivavano da America Latina, Medio Oriente ed Europa. A determinare l’aumento del turismo internazionale anche la svalutazione del rublo, che ha portato a prezzi più economici per hotel e servizi.

Pesa indubbiamente l’introduzione, ad agosto 2023, dei visti elettronici, che semplificano i viaggi in Russia per i cittadini di 55 Stati. La procedura di richiesta dura quattro giorni ed è facilitata tramite un portale online o un’app mobile: è consentito un unico ingresso in Russia con un soggiorno massimo di due settimane e costano 52 dollari. Gli e-visa russi hanno riscosso una forte popolarità fra i turisti provenienti da India, Turchia, Cina, Iran, Vietnam, Arabia Saudita, Singapore, Paesi Bassi, Francia, Italia e Spagna. Inoltre, Mosca ha implementato i tour di gruppo reciproci, senza visto, con Cina e Iran, estendendo la stessa offerta all’India.

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