La scalata dei robot nel travel: le previsioni di GlobalData

La scalata dei robot nel travel: le previsioni di GlobalData
22 Novembre 07:00 2022 Stampa questo articolo

È pari al 21,5% il tasso annuo di crescita composto (cagr) dell’industria della robotica di servizio, che nel 2030 raggiungerà un valore pari a 216 miliardi di dollari anche grazie alla spinta effettuata dal settore viaggi e turismo. A dirlo è l’analytics company GlobalData con il suo ultimo report “Robotics in travel and tourism”, secondo cui il mondo dei robot in generale toccherà quota 568 miliardi nel giro dei prossimi otto anni (attualmente ne vale 70 miliardi).

«In passato, nell’industria turistica, la robotica era considerata un espediente, un qualcosa che tornando al 2015 poteva migliorare l’esperienza dei viaggiatori senza però toccare concretamente l’efficienza operativa aziendale – ha dichiarato Sarah Coop, analyst di GlobalData – In virtù del continuo progresso tecnologico e con il potenziamento degli investimenti, si è giunti a cose come i robot per il servizio in camera in hotel, ai droni per le ispezioni, alla pulizia con luce ultravioletta e ai servizi di check in e traduzione linguistica».
E ancora, la pandemia di Covid-19 ha posizionato l’igiene tra le priorità assolute della gente e dei viaggiatori, «con i robot capaci di garantire pulizia (e sicurezza) nelle aree considerate ad alto rischio, integrandosi tra l’altro con il personale “fisico” in un momento in cui comparti come quello dell’ospitalità lamentano una consistente e problematica carenza di forza lavoro», ha proseguito Sarah Coop.

Nelle strutture ricettive più economiche la robotica offre maggiore operosità e anche più margini a seguito di prezzi delle camere più bassi, nelle strutture di alta e altissima gamma i robot possono offrire agli ospiti – che ne sono sempre più alla ricerca – esperienze iperpersonalizzate e davvero uniche.

Come spiegato in una nota dalla stessa GlobalData, che ad oggi fornisce analisi e dati a oltre 4mila aziende in tutto il mondo, sono diversi gli operatori – hotel compresi – ad aver iniziato a investire nella robotica cloud, come Huazhu Hotels Group e Btg Homeinns Hotels Group, che controllano rispettivamente il 7,04 e il 5,49% del mercato globale: «Parliamo sempre più di una priorità strategica per le aziende del turismo; i documenti aziendali ci mostrano un progressivo aumento annuo delle menzioni di robotica», ha detto Coop.

Per fare un esempio, Thomas Cook India sta utilizzando la robotica e l’intelligenza artificiale per automatizzare diversi processi manuali che hanno consentito di intensificare la produttività e di ridurre le spese. Il Gruppo Huazhu in Cina, che lavora in partnership con Accor, invece, ha implementato robot intelligenti che possono girare per l’intero hotel e fare consegne di cibo, semplici snack, articoli per il bagno e guidare gli ospiti nelle loro stanze. «La robotica intelligente e il cloud sono il futuro e guideranno gli investimenti nel settore da parte dei grandi player del mercato – ha concluso l’analyst di GlobalData – I robot saranno in grado di collaborare e accedere a enormi quantità di dati, creando staff aziendali intelligenti. La continua crescita del comparto migliorerà anche l’importante attività di riconoscimento facciale».

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Giulia Di Camillo
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