La sfera di cristallo del Ciset: i numeri del turismo 2020

03 Gennaio 11:03 2020 Stampa questo articolo

Trip, il Modello di Previsione dei flussi turistici internazionali elaborato da Ciset – Ca’ Foscari due volte l’anno (a giugno e gennaio), che misura i legami tra trend economici e socio-demografici e il fenomeno turistico attraverso l’analisi delle scelte del turista, conferma la crescita del turismo in Italia.

Infatti, si stima che il 2020 appena iniziato registrerà un aumento del 3,1% rispetto al 2019, con 74 milioni di arrivi. Anche il turismo mondiale non accenna a fermarsi: nel 2020 è atteso un incremento del 3,5% pari a 1,5 miliardi di arrivi, nonostante l’incertezza dello scenario geopolitico generi prudenza.

L’incremento compone un quadro dei flussi incoming e outgoing per il nostro Paese raggruppati in 4 aree: l’Area Mediterranea (Francia, Spagna, Portogallo e Grecia), l’Europa Centrale (Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Olanda), il Nord Europa (Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Regno Unito e Irlanda) e l’Extra Europa (Usa, Canada, Australia, Giappone, America Latina e Africa).

INCOMING AI RAGGI X. Gli arrivi dagli Stati Uniti, che rappresentano più della metà dei flussi del raggruppamento Extra Europa, dovrebbero registrare un aumento del +6,6%. Positivo anche il trend dei flussi dal Giappone (+4,6%), peraltro migliore rispetto alla dinamica delle partenze, a dimostrazione dell’interesse suscitato dal Bel Paese sui turisti nipponici.

I paesi dell’Europa Centrale rimangono il principale mercato di origine per l’Italia rappresentando, con quasi 26 milioni di arrivi, circa la metà dei flussi dai principali paesi. L’area mostrerà un andamento positivo sebbene inferiore alla media (+1,9%). La dinamica prevista per i flussi tedeschi si attesterà intorno al +2%.

I flussi provenienti dai paesi dell’Area Mediterranea fanno registrare un moderato incremento (+1,5%). Da segnalare la ripresa del mercato spagnolo (+1,6%) e la dinamica di quello francese che, con circa 5 milioni di arrivi, assorbe i due terzi dei flussi dall’area, mostrando un rinnovato interesse per il nostro Paese.

I paesi del Nord Europa, che con oltre 6 milioni di arrivi rappresentano, dopo l’area mediterranea, il mercato di origine meno consistente per il nostro paese, si caratterizzeranno per dinamiche intorno a +1,5% dei flussi verso l’Italia. Il Regno Unito, che con 4 milioni di arrivi rappresenta quasi i due terzi dei flussi totali dall’area, nonché il quarto mercato europeo in termini di importanza, sarà contraddistinto da un trend di poco superiore a +1,1%).

DOVE ANDRANNO GLI ITALIANI. Per quanto riguarda le partenze internazionali dall’Italia verso i principali Paesi raggiungeranno nel 2020 i 24,6 milioni, con un tasso di incremento del +3,3%. Superiore alla media sarà la crescita dei flussi diretti verso l’Area Mediterranea (+3,8%). Le destinazioni mediterranee assorbono più della metà del totale dei flussi in partenza dal nostro Paese. Si conferma decisamente positivo nel 2020 il movimento verso la Francia (+4,2%), principale mercato di destinazione per il nostro paese con oltre 7,5 milioni di partenze.

L’Europa Centrale mostrerà una crescita in linea con la media con tasso pari a +2,9%. Il Nord Europa sarà contraddistinto da un discreto incremento nel biennio con +3% previsto.  Anche il Regno Unito, che rappresenta circa il 70% delle partenze verso l’area, sarà caratterizzato da un +3% nel 2020.

Infine, i paesi dell’Extra Europa saranno caratterizzati da un andamento inferiore alla media (+2,2% nel 2020). Tra le mete tradizionali d’oltre oceano, gli Stati Uniti registreranno un +2,9%.

TURISMO MONDIALE. I primi 6 mesi del 2019 hanno registrato, secondo le stime Unwto, una crescita pari a +4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, corrispondente a 30milioni di arrivi.

Le economie avanzate confermano la loro posizione consolidando il peso sul mercato turistico globale con una quota del 54%, a fronte di una crescita stimata pari a +3,2%. Trend più che positivo e superiore alla media per i paesi emergenti (+5,8%) su cui agiscono senz’altro i risultati del Sud-Est Asiatico (+7,2%) e le performance dell’area Caraibica (+11,3%). A questo scenario si aggiungono inoltre la rimonta della Turchia (+13,8%) e del Nord Africa (+9,3%).

In tale contesto, l’Europa dovrebbe consolidare le proprie performance attestandosi intorno al +4,2%. In realtà, tale risultato media situazioni differenziate che vanno da incrementi intorno a +6% per la fascia Mediterranea a un più modesto +1,8% per l’Europa Occidentale.

Con questi risultati, l’Organizzazione Mondiale del Turismo conferma a livello globale anche per il 2020 il consolidamento delle performance positive del settore.

Le valutazioni Trip per il 2020 avvalorano il quadro evolutivo, sottolineando la buona espansione dei flussi originati dai paesi più sviluppati e in particolare dall’extra Europa, per quanto inferiore rispetto al 2019, con un +3,5% delle partenze contro un precedente +4,2%.

A fronte di questo scenario, a fine 2020 il movimento turistico mondiale dovrebbe comunque superare il miliardo e 500 milioni di arrivi, pari a un aumento assoluto di circa 130 milioni.

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