by Andrea Lovelock | 9 Marzo 2017 13:27
All’Itb di Berlino, lezione di security strategy in ambito turistico da parte di Wilhelm Bauer. Secondo il professore, aumenteranno l’impiego di nuove tecnologie e di innovativi concetti organizzativi in materia di sicurezza. Gli investimenti maggiori si concentreranno sulla prevenzione dei danni contro i turisti e sulle infrastrutture dotate di adeguati sistemi di osservazione e di accesso.
La sfida della sicurezza, che è stata già raccolta da Paesi come Egitto e Tunisia, impone soluzioni gestibili ed economicamente sostenibili. Un impegno già assunto dal Fraunhofer Institute for Industrial Engineering, dove opera il professor Bauer, che infatti sta studiando da mesi come modellare l’interazione tra gli esseri umani, la tecnologia e l’organizzazione nel settore del turismo e della sicurezza.
Uno dei luoghi dove sperimentare questa strategia branch oriented è l’albergo, o per meglio dire l’hotel del futuro. Da qui una road map, soprattutto per le compagnie alberghiere, per trasmettere allo staff di ciascuna struttura competenze e capacità organizzative in quest’ambito. Lo scopo è fare sentire il proprio ospite, non solo coccolato, ma anche al sicuro, protetto e salvaguardato: un fattore, questo, che diventerà un must per l’ospitalità di domani.
Già oggi, per molte destinazioni, i problemi della sicurezza sono una sfida quotidiana, con misure finalizzate a preservare un’esperienza turistica positiva in tutti i visitatori. Ma questa finalità deve essere perseguita anche da albergatori e operatori del turismo organizzato, chiamati a condividere certe strategie.
Un esempio su tutti riguarda, secondo Bauer, il supporto che può arrivare dalle nuove tecnologie per la prevenzione di attacchi informatici, o ancora per il monitoraggio costante del soggiorno dell’ospite, sempre salvaguardandone la privacy.
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