La Svizzera ferma i treni verso l’Italia
L’alto tasso di contagi in Svizzera porta ad aumentare le restrizioni. Il problema riguarda in particolar modo il Canton Ticino, al confine con l’Italia, dove il tasso di positività ai tamponi si aggira intorno al 22%, quando nel resto del Paese è al 16,3% e in Italia tra l’11 e il 12%.
A causa del Covid, è arrivato l’annuncio delle Ferrovie Federali Svizzere, che con un comunicato ufficiale fermano i collegamenti tra Italia e Svizzera da giovedì 10 dicembre.
“A partire dal 10 dicembre 2020 fino a nuovo avviso le Ffs e Trenitalia interrompono i collegamenti tra Svizzera e Italia – si legge nella nota – La decisione è legata a un decreto (dpcm) delle autorità italiane. Sia il traffico a lunga percorrenza che quello regionale Tilo sono interessati dal provvedimento. I treni delle Ffs/Tilo circolano fino al confine. I treni nel traffico regionale tra Briga e Domodossola continuano a circolare. Dal 10 dicembre 2020 fino a nuovo avviso, l’offerta dei treni EuroCity tra la Svizzera e l’Italia sarà sospesa”.
La decisione è motivata dal fatto che le ferrovie svizzere non sono in grado di far rispettare alcune norme anti contagio richieste dalle autorità italiane contenute nell’ultimo dpcm Natale, come la misurazione della febbre a tutti i passeggeri o la necessità di presentare un tampone negativo dal 10 dicembre per chi arriva dalla Svizzera.
Il blocco dei trasporti crea nell’immediato un grave problema ai pendolari che per lavoro si spostano tra Lombardia e Ticino. Previsto infatti un colloquio chiarificatore tra i ministri dei Trasporti dei due Paesi Paola De Micheli e Simonetta Sommaruga, con l’obiettivo di garantire almeno i servizi minimi essenziali.
Intanto il Canton Ticino ha anticipato la chiusura di bar (alle 19) e ristoranti (alle 22) per contenere i contagi.