La tassa Airbnb torna all’esame del Tar
Il Consiglio di Stato dà ragione ad Airbnb. Il massimo organo della giustizia amministrativa ha ritenuto “meritevoli di un attento apprezzamento” le questioni sollevate dalla piattaforma di home sharing riguardo alla tassa sugli affitti brevi. Il portale aveva richiesto la sospensione della gabella, ma il Tar del Lazio il 18 ottobre scorso aveva respinto il ricorso, confermando la ritenuta del 21% sui canoni degli affitti turistici. Adesso, su richiesta di Palazzo Spada, il Tar dovrà fissare una nuova udienza e riesaminare il caso.
Alessandro Tommasi, public policy manager di Airbnb Italia, ha commentato: «Abbiamo dovuto aspettare, ma oggi vediamo finalmente riconosciute le nostre ragioni. Ora tocca al governo cogliere forte e chiaro il messaggio arrivato dal Tribunale e dall’Antitrust, prendendo definitivamente atto che il testo così com’è non funziona e che cerotti messi all’ultimo minuto non faranno che peggiorare la situazione. Si riparta dal confronto: quella attuale è una legge approvata dopo una riformulazione notturna e frettolosa; si eviti di ripetere l’errore e la si ripensi integralmente. Siamo come sempre disponibili a fare la nostra parte in questo processo».