L’ha chiamata teoria del salmon”, ovvero nuotare controcorrente per affrontare qualsiasi scenario futuro. Così spiega la sua strategia Danilo Curzi, ceo di Idee per Viaggiare.
«In questo periodo storico che non ha bisogno di retorica per essere descritto, mi piace immaginare Idee per Viaggiare come un salmone che, nonostante tutto, intraprende un viaggio, cosciente della necessità di una metamorfosi per diventare più forte e per essere presente un domani, a prescindere dello scenario a cui andrà incontro – dichiara – Ed è così che ci siamo mossi in questi mesi: siamo andati avanti, spesso anche nuotando controcorrente, per affrontare il futuro».
Il primo passo dell’operatore è stato rivedere e ampliare la programmazione, riuscendo a realizzare progetti nati prima della pandemia e in linea con i valori e l’identità aziendale, da lanciare sul mercato non appena si avvertirà una reale situazione di ripartenza.
«Da tempo avevamo in cantiere la costruzione di una programmazione, differente e più ampia di quella attuale; la pandemia non ci ha spinti a muoverci in altri ambiti per andare a colmare una necessità conseguente alla particolare congiuntura che stiamo vivendo, ma ci ha dato il tempo per finalizzare il tutto e chiudere i lavori – aggiunge Curzi – Il frutto del nostro operato è ora ultimato ma, un po’ per scaramanzia, lo andremo a presentare quando saremo certi di poter realmente tornare a viaggiare il che ci auguriamo tutti possa avvenire il più presto possibile; noi puntiamo sulla tarda primavera».
Altro punto riguarda gli investimenti in innovazione e tecnologia. IpV ha messo a punto un progetto di digitalizzazione e informatizzazione che ha portato a un nuovo crm – in partnership con un leader del settore – che consente una profilazione più puntuale e che velocizzerà i sistemi interni di risposta e di personalizzazione del prodotto, per un servizio più accurato e completo al cliente.
«Puntiamo a una semplificazione e a una maggiore efficacia della gestione dei clienti, intesi come agenzie di viaggi, al miglioramento delle attività commerciali, comprese quelle sul territorio e al miglioramento dell’attività di marketing, soprattutto sui canali social», dice il ceo.
Infine, se la pandemia ha portato a una rivalutazione dello smart working, l’operatore ha invece investito per riunire il personale in una sede più grande e accogliente e con servizi dedicati al benessere psicofisico. Gli spazi sono stati incorporati alla sede preesistente e sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione; è stata realizzata una nuova area relax dove si potrà anche cucinare un pranzo informale, o ritrovarsi per favorire e coltivare le relazioni, non appena sarà possibile.
«Riteniamo che il contatto quotidiano tra le persone sia l’unico modo per attivare una circolazione fluente di idee e di informazioni, capace di portare alla nascita di nuove iniziative e progetti, oltre a creare spirito di squadra, orgoglio e spirito di appartenenza – conclude – Siamo convinti che un ambiente lavorativo più confortevole e creativo possa contribuire a migliorare la qualità del lavoro e di conseguenza le performance e i risultati».