by Andrea Lovelock | 6 Giugno 2024 11:00
Sono easyjet e Volotea le compagnie aeree in pole position per le coppie di slot che Ita Airways e Lufthansa[1] sono disposte a lasciare libere quali remedies proposti alla Commissione Ue[2] – che emetterà il verdetto entro il 4 luglio[3] – per ottenere il via libera al matrimonio. Le due aerolinee sono state indicate dai “promessi sposi[4]” quali vettori competitor ai quali affidare un adeguato numero di voli su Milano-Linate e su Roma-Fiumicino. easyjet, che in Italia vanta un movimento di 16,3 milioni di passeggeri, e Volotea, con 3,4 milioni di utenti, detengono quote-mercato molto contenute rispetto a Ryanair, che a oggi rappresenta l’aerolinea col maggior share di passeggeri su gran parte degli aeroporti italiani.
Nel dettaglio, il nuovo documento di controproposte che il Mef, referente per Ita, e il Gruppo Lufthansa hanno presentato nei giorni scorsi a Bruxelles, prevede la cessione di un totale di 15 coppie di slot giornalieri, tra cui le 6 tratte strategiche su Linate, vale a dire Francoforte, Monaco, Bruxelles, Amburgo, Dusseldorf e Vienna (quest’ultima non è ancora operata ma rientrava nei piani Lh), e cinque rotte-chiave su Fiumicino gli slot riguardano le 5 rotte su Francoforte, Monaco, Zurigo, Bruxelles e Vienna. Gli altri 4 collegamenti da cedere riguarderebbero altre rotte intraeuropee minori ma comunque appetibili per altri vettori competitor.
Lo stallo rimane, però, la cessione di tratte intercontinentali sul Nord America e Canada, richiesta dalla Commissione Ue[5] e alle quali né Lufthansa e né Ita intendono rinunciare, visto che il volume di traffico generato soprattutto verso gli States, da entrambi i vettori, genera centinaia di milioni di introiti in biglietteria. L’escamotage, ipotizzato da Ita-Lh nel nuovo documento dei remedies è quello di sospendere per 3 anni l’aggregazione di Ita in Star Alliance e la rinuncia ad altre eventuali joint-venture che possano lasciar prefigurare posizioni di vantaggio sul lungo raggio, che è comunque terreno di conquista per tutte le grandi compagnie aeree a vocazione internazionale.
Altra indiscrezione, peraltro avallata anche dai diretti interessati (Mef e vertici Lufthansa), è che la prossima settimana sarà decisiva per capire gli orientamenti di Bruxelles e le eventuali ultime contromosse dei potenziali partner per salvare l’intera operazione che tra l’iniziale cessione del 41% di Ita (del valore di 325 milioni di euro) e le successive acquisizioni di Lufthansa, fino al 90% di quote, ha un valore complessivo di circa 850 milioni di euro.
La scorsa settimana la Commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager[6], aveva parlato di «discussione ancora in atto», mentre i sindacati delle due compagnie hanno chiesto al governo di essere convocati[7] per affrontare “con urgenza” l’argomento.
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