L’accusa di Open Air Next Step: “Esclusi dal dl Rilancio”
L’offerta open air italiana oggi è infatti realizzata da circa 2.650 aziende turistico ricettive che mettono a disposizione degli ospiti una capacità complessiva di 1.500.000 posti letto circa, con oltre 150mila addetti impegnati (tra diretti e indotto), per un fatturato che si aggira sui 5,2 miliardi di euro e un indotto complessivo intorno ai 3 miliardi di euro.
“Con l’obiettivo di sostenere la filiera, il settore aveva avanzato la richiesta di diverse misure, che sono state tuttavia disattese dal legislatore. Il settore adesso si aspetta maggiore attenzione e considerazione nell’annunciato decreto semplificazioni, che è andato in Consiglio dei ministri affinché alcune misure di semplificazione per gli investimenti in case mobili possano essere accolte da governo e Parlamento per sostenere questo importante segmento del travel, agevolando e incentivando così le imprese a investire”, si legge nella nota di Open Air Next Step.